Il Poeta Maledetto – significato di un nome

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La parola “poeta” non mi piace molto, è per questo che ho voluto abbinarla ad un’altra, accuratamente scelta.

Il poeta è secondo me un sognatore, uno che cerca il bello in ogni cosa, uno che vede sempre il lato positivo di tutto.
E’ per questo che, in un trionfo di ingiustizie, di errori, di sogni infranti, quale è la vita,

il vero poeta non può che essere “maledetto”.

Inoltre, io suono le mie melodie con “note” che parlano di emozioni.
Non è possibile spiegare un’emozione con le parole…

Immagina di chiudere gli occhi, immagina una persona a te cara, immagina all’improvviso di ricevere una delicata carezza sul viso, immagina tutte le emozioni che puoi provare in quell’istante.

Ora apri gli occhi, e prova a descrivere con le parole tutte le emozioni che hai provato…

Potrei scrivere un libro, pieno di parole, su quello che in un attimo una carezza può darti,
ma non ti regalerei mai le stesse emozioni.

Eppure è la mia missione… Trasferire emozioni da un cuore ad un altro, con l’unico modo che conosco.
Ci provo, molte volte fallisco.
E’ questa mia consapevolezza del partire già sconfitto, che mi rende maledetto.

Ma è questa stessa consapevolezza, che può darmi la possibilità di regalare agli altri,
non la spiegazione delle mie emozioni, ma un modo per poter leggere le proprie.

 

Il poeta maledetto

Un sogno – scritta il 13 marzo 1995

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Se tu fossi un mio sogno.

non ci sarebbe notte abbastanza lunga

per averti vicino.

Ma tu non sei un sogno,

che svanisce con l’alba,

che si perde

nella dolce, fresca aria del mattino

che vede nascere il giorno.

Una volta hai fissato

la tua immagine dentro me,

con uno sguardo, con un sorriso.

E sei rimasta li.

Come un sogno che l’alba non cancella

e che il sole non acceca.

Che resta sempre qui,

nella mia mente.

Mentre il vento ripete:

amala, amala, amala.

Ma si può amare un sogno?

Se tu lo fossi,

risponderei di si.

 

Il poeta maledetto

 

Ballerina – scritta 11 marzo 1995

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Due scarpette rosse

che scivolano leggere

sul pavimento liscio come l’olio.

I giochi di punte,

raddoppiati da uno specchio;

i veloci movimenti

che frustano l’aria di una stanzetta.

Come rugiada su una rosa, ballerina,

la fatica riga il tuo corpo.

Sotto il vento del dolore,

il gambo di quel fiore si piega,

ed esso cade in ginocchio.

Fuori una stanzetta,

da un cielo azzurro e triste,

cade una pioggia senza fine.

Dentro una stanzetta,

da due occhi azzurri e tristi,

cade una pioggia

di lacrime senza fine.

Quando ballerina,

quel pavimento diverrà palco?

Quando ci saranno occhi a guardarti?

E che non siano i tuoi

riflessi nello specchio.

Quando il tuo vestito di rugiada

si farà perle e oro?

Quando il sole brillerà

nel cielo azzurro dei tuoi occhi?

In una stanzetta scivolano leggere

due scarpette rosse,

con giochi di punte,

con movimenti veloci,

con rugiada e pioggia,

con sogni e speranze di gloria,

di una rosa, di nome ballerina.

 

Il poeta maledetto

 

Premio Abbraccio – 3 ottobre 2009

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Goccia di rugiada ch’eterna risplende

anche dopo aver perduto contatto con foglia.

Polvere di stella sul sentiero di un cammino

in cui per un attimo i miei passi

hanno incrociato i tuoi.

Sussuro di parole ad un viso,

che divertito e sorpreso volge al mio,

regalando un dolce ed inatteso sorriso.

A tutti voi io regalo questo: un abbraccio.

Perché ogni briciola di affetto che a voi ho donato,

il vostro immenso cuore mille volte ha ingigantito…

E mi ha ridato.

Il poeta maledetto

 

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PREMIO ABBRACCIO PER:

Silvietta: http://silvy88.myblog.it/

 

Memoluccia mia: http://lisolachenoncera.myblog.it/  

(a te pure il premio bacio, oltre all’abbraccio)

 

Kikkuzza bella: http://paroleemusica.myblog.it/

 

Dolce Streghetta: http://tredicesimaluna.myblog.it/

 

Valentina la Piccina: http://thisismylife.myblog.it/

 

ApritiCorazon: http://apriticuore.myblog.it/

 

Darumafly: http://ilvolodellanima.myblog.it/

 

Don Luciano: http://latraccia.myblog.it/

 

La fatina silente: http://cuoremio.myblog.it/

 

La bambocciona bella: http://bamboccionafuorisede.myblog.it/

 

Giusyna: http://giusystar.myblog.it/

 

Mammolina Love: http://mammola.myblog.it/

 

Poetus Metrospolitanus: http://ilpoetametropolitano.myblog.it/

 

Jorgina: http://angeliedemoni-jorgie.blogspot.com/

 

Kattyna: http://icoloridellarcobaleno.myblog.it/

 

Laurettina: http://volocosi.myblog.it/

 

Leo Poldo Bloooommm: http://paradisoperduto.myblog.it/

 

Missy la gattina: http://messalina.myblog.it/

 

Peperina di una PepeRosa: http://lultimanottedafalena.myblog.it/

 

La Principessa di ogni mio sogno: http://princessaranel.myblog.it/

 

Polvere di Geppo: http://pulvigiu.myblog.it/

 

Kartikuzza: http://kartika.myblog.it/

 

Mamma a chi? Aoooo!!!: http://voglioviverecosi.myblog.it/

 

A tutti voi… Grazie!

 

Davide

 

Partenza – scritta il 9 marzo 1995

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Che confusione in quella stanza.

L’armadio aperto,

i vestiti gettati sul letto.

Tu che rovisti nei cassetti,

cercando quella rosa

che ti regalai un anno fa.

Non pensarci più,

o perderai il treno.

Vai via adesso.

Non c’è posto in quella valigia

per i ricordi.

Vai via adesso.

Dove andrai troverai un altro

che ti regalerà una rosa.

Avrai altri cassetti

dove trascorrere il tuo tempo.

Vai via adesso,

o perderai il treno.

Non c’è spazio in quella valigia

per i ricordi.

Ma forse per un bacio

un posticino c’è ancora.

L’ultimo amore e poi via;

che il treno già parte, va via.

 

Il poeta maledetto

 

Il mio bambino – scritta il 7 marzo 1995

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Una nuova stella brilla nel cielo;

una nuova formica sulla terra;

una nuova pietra sulla montagna;

un nuovo chicco di sabbia nel mare.

Sta attento serpente,

perché sul mondo ci sono due piedi in più

per poterti schiacciare.

Sta attento serpente,

perché sul mondo ci sono due mani in più

per poterti schiacciare.

Sta attenta signora morte,

ché la tua falce già arrugginisce.

E’ nato un fiorellino,

ed il tuo regno già finisce.

Tu che governi tutto il mondo

spietata e crudele padrona dell’uomo.

Un fiorellino è nato,

con una goccia di rugiada tra i petali.

E con quella rugiada

la tua falce arrugginisce.

Signora morte il mio bambino crescerà,

il tuo regno finirà.

Il suo calcagno schiaccerà il tuo capo.

Signora morte, da un fiorellino nuovo,

riceverai la morte.

 

Il poeta maledetto

 

Il tempo di un giorno – scritta il 5 marzo 1995

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Uno, due, tre, quattro, cinque.

La prima luce che nasce,

dissolvendo le ombre.

Un suono di flauto

che accompagna l’abbraccio del sole,

il suo sorriso sul mondo.

Le nuvole che fuggono nel cielo,

scivolando sull’oro

dei sogni di un bimbo.

I pensieri e i desideri degli uomini

si ritrovano in giochi d’intrecci,

formando colline fiorite.

E’ li dietro che il sole va a morire.

Mentre un alito di vento

muove le foglie degli alberi,

nel silenzio della notte,

nascosto in un cespuglio,

un folletto ripete:

“ottantaseimilatrecentonovantanove,

ottantaseimilaquattrocento,

uno, due, tre”.

la prima luce rinasce,

mentre un giorno nuovo comincia.

 

Il poeta maledetto

 

Risveglio – scritta il 5 marzo 1995

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Negli occhi chiusi le tenebre stavano.

Il cuore sordo, l’animo muto.

Le coperte per separarsi dal mondo,

un cantuccio per nascondere le mani.

Il respiro regolare sognando di ombre.

Ombre che danzano in lampi di luce,

nel sordomuto buio

delle tenebre della notte.

Poi il sogno finiva e la luce veniva.

Riflessa negli occhi non più chiusi,

dove prima le tenebre stavano.

Le coperte scostate, il cuscino vuoto:

il dormiente è sveglio.

Il giorno è venuto.

 

Il poeta maledetto