Il mio bambino – scritta il 7 marzo 1995

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Una nuova stella brilla nel cielo;

una nuova formica sulla terra;

una nuova pietra sulla montagna;

un nuovo chicco di sabbia nel mare.

Sta attento serpente,

perché sul mondo ci sono due piedi in più

per poterti schiacciare.

Sta attento serpente,

perché sul mondo ci sono due mani in più

per poterti schiacciare.

Sta attenta signora morte,

ché la tua falce già arrugginisce.

E’ nato un fiorellino,

ed il tuo regno già finisce.

Tu che governi tutto il mondo

spietata e crudele padrona dell’uomo.

Un fiorellino è nato,

con una goccia di rugiada tra i petali.

E con quella rugiada

la tua falce arrugginisce.

Signora morte il mio bambino crescerà,

il tuo regno finirà.

Il suo calcagno schiaccerà il tuo capo.

Signora morte, da un fiorellino nuovo,

riceverai la morte.

 

Il poeta maledetto

 

Il mio mondo – 31 marzo 2009

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D’una carezza, d’un bacio,

di mille parole non dette.

Saperti mia,

saper di due cuori

che battono all’unisono,

d’una sola travolgente passione.

Di mille perchè

e d’una sola certezza.

Che fatto fui per esserti accanto

che fatta fosti per essere mia.

D’un cammino tortuoso,

mare in flutti impetuoso,

Perduto in onde straniere,

su malevoli scogli sbattuto.

Fu così che approdai su quel viso,

dorati lidi a incorniciar quel sorriso.

Occhi tuoi sian per me nascondiglio,

sia il tuo abbraccio prigionia di emozioni.

Sulle tue labbra lasciami morire

in un unico eterno attimo d’amore.

Perchè altro non esiste

che non t’appartenga.

Perchè vita non esiste

se non sia nel tuo cuore.

 

Il poeta maledetto