Il tempo di un giorno – scritta il 5 marzo 1995

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Uno, due, tre, quattro, cinque.

La prima luce che nasce,

dissolvendo le ombre.

Un suono di flauto

che accompagna l’abbraccio del sole,

il suo sorriso sul mondo.

Le nuvole che fuggono nel cielo,

scivolando sull’oro

dei sogni di un bimbo.

I pensieri e i desideri degli uomini

si ritrovano in giochi d’intrecci,

formando colline fiorite.

E’ li dietro che il sole va a morire.

Mentre un alito di vento

muove le foglie degli alberi,

nel silenzio della notte,

nascosto in un cespuglio,

un folletto ripete:

“ottantaseimilatrecentonovantanove,

ottantaseimilaquattrocento,

uno, due, tre”.

la prima luce rinasce,

mentre un giorno nuovo comincia.

 

Il poeta maledetto

 

Il tempo di un giorno – scritta il 5 marzo 1995ultima modifica: 2009-09-30T09:30:00+02:00da morris_garage
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