Uno, due, tre, quattro, cinque.
La prima luce che nasce,
dissolvendo le ombre.
Un suono di flauto
che accompagna l’abbraccio del sole,
il suo sorriso sul mondo.
Le nuvole che fuggono nel cielo,
scivolando sull’oro
dei sogni di un bimbo.
I pensieri e i desideri degli uomini
si ritrovano in giochi d’intrecci,
formando colline fiorite.
E’ li dietro che il sole va a morire.
Mentre un alito di vento
muove le foglie degli alberi,
nel silenzio della notte,
nascosto in un cespuglio,
un folletto ripete:
“ottantaseimilatrecentonovantanove,
ottantaseimilaquattrocento,
uno, due, tre”.
la prima luce rinasce,
mentre un giorno nuovo comincia.
Il poeta maledetto