Partenza – scritta il 9 marzo 1995

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Che confusione in quella stanza.

L’armadio aperto,

i vestiti gettati sul letto.

Tu che rovisti nei cassetti,

cercando quella rosa

che ti regalai un anno fa.

Non pensarci più,

o perderai il treno.

Vai via adesso.

Non c’è posto in quella valigia

per i ricordi.

Vai via adesso.

Dove andrai troverai un altro

che ti regalerà una rosa.

Avrai altri cassetti

dove trascorrere il tuo tempo.

Vai via adesso,

o perderai il treno.

Non c’è spazio in quella valigia

per i ricordi.

Ma forse per un bacio

un posticino c’è ancora.

L’ultimo amore e poi via;

che il treno già parte, va via.

 

Il poeta maledetto

 

Aspettiamo 11 maggio 2008

Paura.

Paura di cosa?

Di tutto e tutti abbiam paura.

Paura di perder quel che non abbiamo,

paura di perder quel ch’è già perduto.

Ricostruiamo.

Ricostruiamo cosa?

Ogni cosa ricostruiamo.

Ricostruiamo quel che non è nostro,

ricostruiamo quel ch’è già disfatto.

Ricominciamo.

Ricominciamo cosa?

Del viver di sogni ricominciamo.

Della realtà che ci ha traditi,

che d’improvviso giù dal letto ci ha buttati.

Ed ora in piedi aspettiamo.

Aspettiamo chi?

Chi abbiam paura che non arrivi;

perché è grande la voglia di ricostruire

Quel che abbattuto era perduto.

Perché più grande è il pensiero di ricominciare tutto.

Bussano alla porta…

Ciao, chi sei?

Non risponde.

Cosa vuoi da me?

Non risponde.

Entra pure.… Ti aspettavo.