Cosa darei per poter tornare indietro. Ora che tutto senza te ha perso valore e significato, ora che nulla ha importanza e anche la vita ha perso valore, sarei pronto a darti qualsiasi cosa, se solo tu la volessi, se solo tu lo volessi. Se solo tu chiedessi, sarei pronto a concedere. Sconfitto non da te, ma dall’amore che provo per te.
Ho lasciato mille briciole in giro, perché tu ne cogliessi almeno una. Ma così non è stato. E quel che fa più male è pensare che sia io soltanto a soffrire in questa situazione… L’indifferenza è una tortura indicibile quando la ricevi dalla persona che più ami.
Fammi capire che ci sei… Sono pronto a tutto.
Questo è un atto di sottomissione e non ci sono abituato, non l’ho mai fatto, mai. Ma l’amore che ancora provo per te, quel futuro che volevamo insieme, tutti quei momenti che abbiamo vissuto insieme, sono ormai un peso schiacciante che distrugge ogni cosa e lascia senza respiro.
Il dolore era già immmenso, la disperazione sta facendo il resto.
Attimo dopo attimo sento avvicinarsi la fine… Non esiste una cura per questo mal d’amore, che non sia tu.
Rispondimi ti prego, rispondi a quest’ultimo appello. Non posso credere tu sia tanto diversa ora, dalla donna di cui mi sono innamorato.
Una scintilla dev’esserci, perché possa tornare a divampare.
Rispondimi ti prego, senza te mi sto spegnendo.
Laura Pausini – Come se non fosse stato mai amore
Ieri ho capito che E´ da oggi che comincio senza te E tu.. l´aria assente Quasi come se io fossi trasparente E vorrei fuggire via e nascondermi da tutto questo Ma resto immobile qui Senza parlare…non ci riesco a staccarmi da te E cancellare tutte le pagine con la tua immagine E vivere.. Come se non fosse stato mai amore Io sopravviverò Adesso ancora come non lo so Il tempo qualche volta può aiutare A sentirsi meno male… A poter dimenticare ma adesso è troppo presto E resto immobile qui Senza parlare… non ci riesco a stancarmi di te E cancellare tutte le pagine con la tua immagine E vivere.. come se non fosse stato mai amore .. come se non fosse stato amore come se non fosse stato mai.. .. e vorrei fuggire via, vorrei nascondermi Ma resto ancora così, senza parlare, senza dirti ¨non te ne andare¨ Non mi lasciare tra queste pagine.. .. e poi, e poi, e poi vivere come se non fosse stato mai amore .. come se non fosse stato amore
E’ proprio vero che la vita a volte si ripete. Magari vista dagli occhi di qualcun altro. E così mi sono imbattuto in questa canzone. Ascoltandola ho rivissuto molti dei miei freschi ricordi. E le parole sembravano come venire da me, eppur non muovevo labbra.
Falsità, ipocrisia…
Solo le persone in cui riponi le tue più grandi aspettative, i desideri, i sogni; sono in grado di deluderti nel peggiore dei modi.
L’unica cosa in grado di proteggerti è il livello di conoscenza che hai di loro.
E io, cara mia, ipotetica e immaginaria compagna (citaz. dovuta per motivi legali… guarda a che siamo arrivati!),
ti conosco molto bene, meglio di chiunque altro.
Per questo le mie parole, non possono che essere per te, ipotetica e immaginaria compagna (citaz. dovuta per motivi legali… guarda a che siamo arrivati!).
E non possono che essere:
“Ora fatti comprare da chi non ti conosce e non può sapere…
Mi fai schifo amore!”
Il poeta maledetto
(disclaimer: la presente è solo una immaginaria interpretazione della canzone presentata, dovuta alla fervida IMMAGINAZIONE del poeta maledetto. Ogni riferimento a persone, cose, fatti o eventi realmente accaduti, è puramente casuale.)
Mi dispiace di averti dato fiducia. Io, l’unico che ti conosca esattamente per come sei. Per quanto tu possa velar di magica polver le tue ali, con un soffio ho sempre svelato i tuoi trucchi.
E nessuno mai saprà chi sei, per come lo so io. Eppure io ti ho amata. Dell’unico vero amore che ti fa accettare ogni cosa. Scioccamente, pur sapendo.
Nasconditi pure agli altri, non potrai mai a me. Perché non con gli occhi io ti guardavo, ma con il cuore, e ti vedevo esattamente come sei. Eppure io ti amavo.
Voglio dirti che mi manchi, che i miei occhi sono stanchi di dormire troppo poco, di guardare le tue foto.
Forse è ancora troppo presto, forse ti potrò scordare, ma del resto non m’importa, dirtelo ancora una volta:
Voglio dirti mi dispiace, perché tutto quello che ho fatto, l’ho fatto perché ti ho amata; voglio dirti mi dispiace, perché tutto quello che faccio, lo faccio perché ti amo.
Ma non cerco il tuo perdono, no. E nemmeno il tuo ritorno.
Voglio dirti: dimmi grazie. Perché luce di lampara, sbiadirai in una nuova alba. Capirai l’amore, si, lo capirai.
Voglio dirti mi dispiace, perché quando capirai, potrai solo volger lo sguardo indietro, e trovare il vuoto che hai creato.
Voglio dirti che…
Il poeta maledetto
Voglio dirti che… – Gigi Finizio (inedita)
Voglio dirti che ti penso. Anche oggi sai per caso, camminavo senza un senso sotto il peso dei ricordi che hanno voce quando è tardi quando cerco ad ogni costo solo un gesto o un tuo segnale che non faccia ancora male. Voglio dirti che non posso fare a meno del tuo corpo, chi mi veste ce l’ho addosso, non c’è torto né ragione…
Quando volano parole che ti cambiano il futuro… Non volevo te lo giurooooo…
Siamo due tenaci dentro che si arrendono nel tempo, che si prendono, ma senza poi scusarsi mai…
Siamo luci di lampare che non sanno più aspettare… L’alba che fa spazio al sole. Che sarà di noi?
Voglio dirti che mi manchi, che i miei occhi sono stanchi di dormire troppo poco, di guardare le tue foto…
Forse è ancora troppo presto, forse ti potrò scordare, ma del resto non m’importa, dirtelo ancora una volta…
Non ti chiamerò mai amore se ne avrai ancora paura… Farò sempre dolcemente ogni passo verso il cuore…
E ti inseguo con la mente inutilmente in questo foglio, io ti voglio te lo giuroooo…
Siamo timide barriere, quando quello che si teme rende immobili e insicuri e soli prima o poi…
Siamo luci di lampare che non sanno più aspettare… L’alba che fa spazio al sole. Che sarà di noi? Tu sapevi sempre cosa c’è dietro i miei silenzi che sono parte poi di me…
Com’è strano, tu, tu non pensi più a com’eri che liberavi i tuoi pensieri i tuoi pudori stretti a me…
Nooooooo Non è così! Fai di noi una cosa sola… Per non volerla più!!!
Senza lei, bevo fumando e poi mangio bocconi di piccole lacrime. Guardo lo specchio e rivedo qualcuno che non sapevo fosse ancora in me.
Con quel sapore di morte nel cuore senza lei ho cominciato a vedere l’amore come qualcosa di cinico. L’indifferenza è il vestito che metto ogni giorno di solito. Ed ogni notte mi spoglio di brividi e pianto, nascondendomi in un angolo perché non m’assalgano ancora i miei pensieri di te.
Perché?
Dio mio! Perché?
Perché paglia nel fuoco, a bruciare in men di sette giorni?
Perché?
Io ti amavo. Io ti amavo. Io ti amavo. Io ti amavo. Io ti amavo. Io ti…
Davide
Dove sei – Gigi D’Alessio
Senza lei Il tempo sembra strisciare passando piu lento del solito Senza lei Chiamare un’altra mi sembra davvero qualcosa di stupido Che vita inutile Senza lei Bevo fumando e poi mangio bocconi di piccole lacrime Son diventato pensandoci bene anche un povero diavolo E se mi guardo allo specchio mi sembro piu vecchio in un attimo Chissa se impazzira Si puo pure andar gia dal balcone Dare un calcio pia forte al portone Ma non senti lo stesso dolore Quel sapore di morte nel cuore se tu non ci sei
Dove sei Maledettissimo pezzo di stella cadendo hai colpito il mio cuore lo sai Dove sei Senza di te nella vita magari le altre bastavano Per sopravvivere Dove sei Se fossi stato un miraggio la bolla d’amore scoppiava in un attimo e poi Senza te Mi regalavo nei letti al momento di chi mi desidera Potevo vivere così
Senza lei Ho cominciato a vedere l’amore qualcosa di cinico L’indifferenza è il vestito che metto ogni sera di solito Ho quasi voglia di spegnere l’ultima fiamma dell’anima Ma poi si arrabbia Dio La mia febbre continua a salire Quanto male che sento nel cuore Ho paura non voglio morire Sono solo un vigliacco d’amore che vive di te
Dove sei Maledettissimo pezzo di stella cadendo hai colpito il mio cuore lo sai Dove sei Senza di te nella vita magari le altre bastavano Per sopravvivere Dove sei Se fossi stato un miraggio la bolla d’amore scoppiava in un attimo e poi Senza te Mi regalavo nei letti al momento di chi mi desidera Potevo vivere dove sei….
Vieni qua, vieni qua, che ti dovevo dire tutte quelle cose che non hai voluto sentire, soffrire, godere o finire. Vieni qua, vieni qua, sempre la stessa storia. Un equilibrio instabile, che è crollato al vento di una nuova gloria, l’amore si odia. Ed ogni petalo, sai, si finge di essere una rosa. E tu, mia rosa, non meriti più un battito di questa vita per tutto quello che conta, se conta, sei come colla tra le dita.
“Il perdono è quasi indizio di indifferenza. Il vero amore non perdona mai. – Madame de Sonza”
Noemi e Fiorella Mannoia – L’Amore Si Odia
Noemi: Vieni qua, vieni qua, che ti dovevo dire tutte quelle cose che, cose che, non hai voluto sentire, soffrire, godere o finire. Vieni qua, vieni qua, sempre la stessa storia un equilibrio instabile, instabile, che crolla al vento di una nuova gloria, l’amore si odia. Ah, se fosse così facile, ah, se fosse ancora innamorato di me ed ogni petalo, sai, si finge di essere una rosa per ogni goccia vorrei diluvio sopra ogni cosa ma tu non meriti più un battito di questa vita per tutto quello che conta, se conta, sei come colla tra le dita. Fiorella Mannoia: Vieni qua, vieni qua, io ti volevo bene, ma riparlarne è inutile, inutile, non ha più senso pensarti, capire, provare o sparire Vieni qua, vieni qua, le solite parole di un sentimento fragile, fragile, come l’asfalto consuma la suola, l’amore si odia. N: ah, se fosse tutto facile N & M: ah, se fosse ancora innamorata di te M: ed ogni petalo sai N: si finge di essere una rosa M: per ogni goccia vorrei N: diluvio sopra ogni cosa M: ma tu non meriti più un battito di questa vita N: che tutto quello che conta M: se conta N: sei come colla sulle dita M: ed ogni petalo, sai, si finge di essere una rosa N & M: per ogni goccia vorrei diluvio sopra ogni cosa M: ogni cosa N: ma tu non meriti più un attimo della mia vita M: per tutto quello che conta N: se conta, sei la mia impronta sulle dita.
Quando penso mi nascondo, dietro quella verità che dei due chi meno ama è quello che non soffre mai.
Ora ho perso quasi tutto io, anche quello che vorrei più di ogni altra cosa al mondo.
Ma or che di fermarti o cercare non ho più voglia, quel che resta sono fatti miei.
La mia unica follia non è stata di innamorarmi di te, ma di credere che tu avresti potuto ricambiare in egual modo.
Il poeta maledetto
La mia follia – Gigi Finizio
Ora ho perso quasi tutto… anche quello che vorrei… più di ogni altra cosa al mondo… il resto sono fatti miei… di fermarti o di cercare..adesso non ne ho voglia più…
non ti penso e poi mi dico..che adesso manchi solo tu… Ti porterei… lontano da ogni cosa e poi… lo rifarei… con te riviverei le notti e i sogni tuoi… sapevano di mare e un pò anche di follia… Ce la farei ad ascoltarti tutto il tempo che vorrai.. anzi mi scuso per le volte che io mai… ho fatto quello che tu addesso penserai… penserai…
Quando penso mi nascondo…dietro la tua verità.. che dei due chi ama meno…è quello che non soffre mai… non mi resta che aspettare che un giorno quella tua follia… farà in modo che ritorni un’altra volta e sempre mia…
Ti porterei… lontano da ogni cosa e poi… lo rifarei… con te riviverei le notti e i sogni tuoi… sapevano di mare e un pò anche di follia… Ce la farei .. ad ascoltarti tutto il tempo che vorrai.. anzi mi scuso per le volte che io mai… ho fatto quello che tu adesso penserai… penserai…
Quando penso mi nascondo…dientro la tua verità.. che dei due chi ama meno…è quello che non soffre mai… non mi resta che aspettare che un giorno quella tua follia… farà in modo che ritorni un’altra volta e sempre mia…
Nell’immenso del tuo sguardo cerco me Sembra quasi la profondità del mare Quel silenzio di parole è un’arma in più Spiega chiaramente quel che pensi tu
Il carattere costante fa di te forse la più bella mia maledizione Eppure corro qui da te Le notti che mi vuoi sono frammenti di te
L’amore è un sogno da vivere in due a me manca la metà
Noi siamo storie di sesso e bugie animali di città posso odiarti maledirti ma se chiami perdo la mia dignità
Se potessi con il sole brucerei parte della vita mia che m’hai rubato Così non correrei da te le notti che mi vuoi senza frammenti di te
L’amore è un sogno da vivere in due a me manca la metà
Noi siamo storie di sesso e bugie animali di città posso odiarti maledirti se tu vuoi cancellarti dalla mente dopo far l’indifferente ma sto male senza te
L’amore è un sogno da vivere in due a me manca la metà
Noi siamo storie di sesso e bugie animali di città posso odiarti maledirti ma di te mi serve l’altra tua metà
Le parole contano, tante volte rimangono e fanno male anche se dette per rabbia si ricordano. E pesano come macigni su un animo inquieto tanto da soffocarlo. Quante volte mi hai urlato sul viso che valevo poco? Eri la mia donna importante eri la mia stella nel buio. Ed ora che rimane di noi due? Briciole che hai lasciato il vento spazzasse via. Come per crudele gioco, hai sparso in terra e calpestate, perché libera fosse la tua mano per un altro. Ero una cena fredda, che hai consumato in fretta. Volevi, volevi, volevi. Volevi e dovevi ottenere. E tutto quello ch’io non t’offrivo ora ce l’hai. Tutto a parte una cosa, una cosa che non si può volere ma soltanto donare. Ma quella cosa a te è sconosciuta. Rinchiusa tra le pieghe della tua ossessione: una ricerca su sentieri sbagliati, una radice che hai cercato nel mare. Quella cosa non fa rima con libertà, fa rima con sincerità. Ed è come un monte che preferisci ignorare anziché scalare. Ora hai tutto. Sii contenta di questo. Ché l’effimero brucia presto. E tornerai a sbadigliare, e ritornerai a cercare. Ma per sentieri sbagliati ancora ti perderai. Ho inghiottito la tua chiave, tra veleno e menzogne. Ed ora chi ti aprirà il cuore? I soldi? L’auto? Il ballo in maschera di domani? Le notti per locali? O quelle in auto, a cercar di rubare quanto più piacere possibile dall’altro? Le parole mordono, hanno fame, come i cani ti ringhiano, dentro il cuore fanno male e si insinuano, ti consumano, ti divorano. Nella tua cena fredda hai rotto il silenzio e consumato in fretta portando briciole con te che sparse al vento hai al profumo della prossima portata. Imbandita ho la tavola in tua assenza e m’appresto a consumar l’ultima cena alla quale non sarai invitata. E spargerò le briciole, ed ogni briciola sarà una lacrima, perché per te era ancora aperta la porta del cuore. E quei frammenti di noi che hai distrutto, eran quella cosa, che purtroppo per te ha un nome… Si chiama amore. Goditi l’effimero tutto, molto presto ti divorerà lo stesso niente che hai lasciato a farmi compagnia.
Il poeta maledetto
Le parole – Umberto Tozzi
Le parole contano dille piano tante volte rimangono fanno male anche se dette per rabbia si ricordano si ricordano. Le parole quante volte rimangono le parole feriscono le parole ti cambiano ti bastava anche un filo di voce per dirmi ti amo ma quante volte mi hai urlato sul viso che valevo poco. Mi sentivo un bambino immaturo e magari ero un uomo ti credevo una donna importante eri donna a metà. Dimmi che rimane di noi due dimmi hi ci riavvicinerà a te sembrava un gioco bello se dura poco era una cena fredda da consumarsi in fretta. A te sembrava un gioco bello se dura poco era una cena fredda che hai consumato in fretta. Le parole mordono hanno fame come i cani ti ringhiano dentro il cuore fanno male e si insinuano ti consumano ti divorano. Le parole fanno danni invisibili sono note che aiutano e che la notte confortano quante volte leggere e preziose me le hai sussurrate ma altre volte mi hai dato del pazzo se di te morivo. Mi sentivo un bambino immaturo e magari ero un uomo ti credevo una donna importante eri donna a metà. Dimmi che rimane di noi due dimmi chi ci riavvicinerà a te sembrava un gioco bello se dura poco era una cena fredda da consumarsi in fretta. A te sembrava un gioco bello se dura poco era una cena fredda che hai consumato in fretta.
Non ha senso ritornare a parlare, quel che avevo da dire non hai voluto ascoltare.
Persa nella tua convinzione di giusto, hai creduto di poterne prender gusto.
E un male enorme hai creato, ma per chi? E per quale motivo?
Bastava una carezza in più per non cadere a testa in giù sul nostro amore.
E invece hai volto gli occhi altrove, e forse te ne penti già.
Ma il tempo scorre inesorabile e solo avanti è il suo cammino. Quel che hai fatto è fatto, e non può esser cancellato.
L’unica donna che volevo, ch’abbia mai voluto, sei tu che un’anima non hai.
La donna che vorrei è esattamente quella che non vorrò mai più.
Ancora ti amo… Ma ti odio di più.
E non si dissipa il dolore, non si scioglie il rancore.
Avevi detto di aspettare, creavi a me tempo per sperare.
Ma di bugia in bugia hai voluto giocare.
Bluffando hai vinto… Ora non c’è più pezzo da mangiare.
Scacco matto.
Ma chi ha vinto?
Il poeta maledetto
La donna che vorrei – Gigi D’Alessio
Non ha senso stare qui a parlare quel che vorrei dire lo sai già Non c’è proprio niente da salvare forse solo la mia libertà La colpa da che parte sta meglio dividerla a metà
La donna che vorrei non ti somiglia un attimo La donna che vorrei fa quello che non fai Le piace stringermi di più se un cielo grigio viene giu sa dare amore
La donna che vorrei la trovo appena te ne vai Non ritornare mai lontano più che puoi Sto bene solo quando non Ci sei
Io per ricordarmi il tuo sorriso guardo quella foto di anni fa Non ci sarà posto in paradiso loro non ci cascano con te Che irresistibile follia fare l’amore e poi mandarti via
La donna che vorrei non ti somiglia un attimo La donna che vorrei fa quello che non fai Le piace stringermi di più se un cielo grigio viene giu sa dare amore
La donna che vorrei la trovo appena te ne vai Non ritornare mai lontano più che puoi Sto bene solo quando non Ci sei
Bastava una carezza di più per non cadere a testa in giù sul nostro amore
La donna che vorrei sei tu ma un’anima non hai Sei bella più che mai Giuro ci ricadrei però non sei la donna che vorrei.