Fine di una storia – scritta il 22 febbraio 1995

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Uno sconosciuto immobile

alla fermata della metropolitana.

Con la ventiquattrore in mano,

con lo sguardo fisso sui binari.

Un fischio,

un bagliore all’entrata della galleria,

la metro si ferma.

Ma lo sconosciuto non sale.

Lo sguardo è fisso sulla sua immagine,

riflessa nel vetro della metro.

La porta si chiude, un fischio e si parte.

La metro scivola va,

davanti agli occhi di uno sconosciuto.

Una carrozza, poi un’altra,

nell’ultima, una ragazza seduta

che legge un giornale.

Capelli lunghi, occhi chiarissimi,

labbra rosse di petali di rosa.

Si volta, due sguardi s’incrociano.

Uno sconosciuto, una sconosciuta,

una metro che si perde

nel fondo buio di una galleria.

Una ventiquattrore abbandonata

alla fermata della metropolitana,

mentre s’odono i passi

di uno sconosciuto che va via,

lontano da un amore perduto.

Quello di una sconosciuta

dagli occhi chiarissimi,

dai lunghi capelli,

le labbra rosse di petali di rosa

che sapevano dire soltanto “ti amo”.

I passi di uno sconosciuto che va via

dicendo: “Addio Anna”.

Il fischio di una metro che scorre veloce,

portandosi via una ragazza

che legge un giornale bagnato di lacrime.

Mentre le labbra rosse di petali di rosa

adesso san dire soltanto “addio”.

 

Il poeta maledetto

 

Fine di una storia – scritta il 22 febbraio 1995ultima modifica: 2009-09-24T09:30:00+02:00da morris_garage
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