Un anno che sono morto…

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Non esiste limite al dolore che puoi provare
se chi te l’ha procurato è la persona
che più di tutte al mondo hai amato.
Nemmeno a distanza di un anno.
Quando pensi che tutto questo tempo
è passato in un soffio.
Quando pensi che è stato un anno buttato,
di cui non hai nulla da ricordare.
Se non per quei pensieri che
fanno battere i denti, tremare le gambe.
Per dolore, per rabbia, per rancore.
Non esiste più vita nei miei giorni,
strappatami dal petto con la sciatta semplicità
di uno sciacquone del cesso tirato.
Un vestito d’indifferenza
imbastito di mille menzogne.
Ancora.
E ancora,
e ancora.
Come se ci fosse un motivo,
un’abitudine di cui non puoi fare più a meno.
Il mio rammarico è non capir né quando
né perchè, la persona che amavo è sparita.
Ma tu chi sei?
Tu che ora semplicemente mi snobbi.
Difendendoti da semplici parole
con un milione di stupide, incomprensibili,
incredibili, banali e scontate bugie.
Hai imparato a sfruttare a tuo beneficio gli altri.
Confondendo i loro pensieri,
imponendo le tue false e costruite verità.
Quello che mi fa più male,
è la naturalezza con la quale
cerchi di ingannare anche te stessa,
dopo aver cercato di farlo con un grande amico
e, cosa ancor più stupida quanto grave, con me.
Io che tutto quel che hai fatto
ce l’ho scritto sulla pelle come pustole,
come piaghe di lebbra su di un cuore ormai in pezzi.
Un moncherino che ancor non smette di sanguinare
per te e per quel che gli hai fatto.
Un anno è passato.
E forse altri ne passeranno.
Ma continuerò a viverli del poi.
Dell’averli passati e non sapere come.
Di un’orrenda giostra in cui vorrei
soltanto cancellarti,
vorrei soltanto un pò di pace.
Non ho la forza di Prometeo,
né la rassegnazione di Epimeteo.
Il vaso dei mali
ha già disperso la sua essenza,
ma liquefatta è stata anche la speranza.
Morta sulle tue labbra,
nel momento in cui hai proferito
le tue ultime bugie.
Io impazzisco e muoio.
Oppure sono già pazzo.
Sono già morto.

http://ilpoetamaledetto.myblog.it/media/02/01/316688847.mp3

Grazie

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Come si fa a non dirle grazie?

Un pretesto ogni volta,

un nuovo premio, un commento,

un “vieni da me… Ho un post che

sicuramente ti interessa!”;

tutto perchè si possa sentire

il calore della sua presenza.

In questo gelido inverno del cuore,

le sue parole son carezze

tenere e calorose.

Ed anche se dopo, il turbinio di

quel che c’era e non c’è più,

si porta via sorriso, e leggerezza,

ella resta un raggio di sole

per riscaldare quello

che doveva essere amore.

Grazie Memole_751

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grazie grazie grazie grazie grazie

grazie grazie grazie grazie grazie

grazie grazie grazie grazie grazie

grazie grazie grazie grazie grazie

cento, mille volte grazie.

Resta sempre come sei.

Sei l’essenza di quell’amore,

di quel rispetto, quell’aiuto,

quella donna,

che ancora il mio cuor si ostina

a pensare, di poter un giorno incontrare.

Davide

Assenza giustificata

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Voglio ringraziare i molti di voi che, notando la mia “assenza”
sul blog del poeta maledetto, si sono un pò preoccupati e hanno chiesto,
si sono informati. Per coloro i quali, non sapessero ancora, vi dico che…
Non c’ero, ma c’ero.
Questo nuovo anno è molto importante per me.
Sarà l’anno della rivalsa. Grandi cose mi aspettano e a grandi cose mi sto preparando.

“C’ero” perchè, il poeta maledetto non è l’unico blog che gestisco.
Ne ho ben quattro, e sono oltre al poeta maledetto, questi:

http://passionemotori.myblog.it/

http://ilbastardo.myblog.it/

http://affaridoro.myblog.it/

E come potrete notare, nei giorni in cui ero “meno” poeta maledetto,
ero più impegnato su altri fronti. A fare i conti con altre
sfaccettature del mio carattere, della mia personalità, dei miei
modi di essere.

Il poeta si appresta a grandi cose,
ma c’è bisogno di molto tempo e tanta dedizione
per poterle realizzare.
Ma sono certo che il risultato,
sarà una equa contropartita per qualsiasi sforzo.

Nel frattempo vi segnalo il blog di una amica.
E’ una poetessa e scrive di un genere tutto suo…
Chiaro, maledetto, cadenzato come una marcia incalzante.
Val la pena farci un giro:

http://lultimanottedafalena.myblog.it/

A presto amici miei,
a molto presto.

Il poeta maledetto

Vortice – 15 dicembre 2008

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Vortice,
vortice che assorbe tutto
e frulla, confonde, mescola,
passato, presente, futuro.
Mi guardo intorno,
ma tutto è come prima,
eppur tutto è cambiato.
Non una cosa mantiene
il suo colore.
Sbadito, appassito tempo
che fugge in un vortice fermandosi.
Come di foto in bianco e nero,
fissa su di un attimo
che ad eterno si vota.
Quel che riman di vita mia
ormai è foto.
Scattata nel momento
di follia più assurda.
Ed or più nulla smuove
questa perduta corsa
ch’un inizio aveva,
ma più traguardo non vede.
Sterile, appassito,
incolume guerrier s’aggira
tra morti ed ossa e strazio
in campo di battaglia.
A vivere d’una sconfitta
inutile e crudele.
Di cui non leva via le macchie,
sangue nemico e amico indossa.
Sole che sorge,
sole tramonta.
Stelle e luna
di notti inquiete.
Confonde, mescola, frulla, assorbe,
dal cuor diparte,
così ch’io possa dir d’aver qualcosa
ancora, lì.
Dove d’un tempo fiorito campo
a perdersi e trovare.
Un vortice.
Distrugge, sradica, uccide.
Ma ti lascia vivo e…
incolume.
Aspettando che tu continui
dov’esso s’è fermato.

Una settimana – 22 novembre 2008

Cari amici,

per una settimana sarò via. Lontano da tutto e tutti. Lontano dal fuoco si sente freddo, ma non ci si può scottare di più.

Tornerò, si, forse, non lo so.

Lascio scorrere questa settimana. Qualcosa penserò sul da farsi. Magari una decisione definitiva la prendo.

Per ora ho bisogno di questa pausa.

Ne ho davvero bisogno.

E chi l’avrebbe detto…

Che in così poco tempo, quest’idiota sarebbe ricaduto nello stesso errore.

Purtroppo, son sempre le persone sbagliate ad attirarci. Quelle che non fanno per noi.

Quelle alle quali ti affidi, lotti, insisti… Per poi scoprire che la sconfitta peggiore, l’hai subita nel loro cuore.

– – –

Sò che leggerai V., sò che lo farai.

A te dedico un addio.

E spero che il mio cuore, possa fare altrettanto.

Non scherzare con i sentimenti altrui, e non sottovalutarli… Non farlo di nuovo.

 

http://ilpoetamaledetto.myblog.it/media/02/01/938072742.mp3

citazione dovuta, di dovuta citazione – 13 novembre 2008

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Stamattina mi è capitata una cosa curiosa ma molto ben accetta,
che mi ha reso di buon umore.

Come già molte volte accaduto, ero in chat, in incognito.
Mentre ero in una delle innumerevoli rooms,
mi è capitato di vedermi citato da una donna.
Delle frasi semplici, una poesia mia.
Qualcun’altra che diceva “bella! Molto bella”
e lei, entusiasta a dire:
“E’ del poeta maledetto”
“il contemporaneo”

Questa è per me una grande vittoria.
Uscire dall’anonimato, esser riconosciuto,
è per un artista la più grande soddisfazione che possa esistere.
Figuriamoci essere citato,
ed essere tenuto in così grande considerazione.
A questa preziosa e sconosciuta amica,
io dico grazie
e le dedico questo post.

Grazie wikka

Il poeta maledetto

Riflessione in pausa – 12 novembre 2008

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Se mi ami, lottiamo insieme, per essere insieme.
Io non abbandono mai la battaglia, non batto ritirata,
non cedo un passo, nè mi volto indietro.
Preferisco perire da eroe che vivere da vigliacco.
E se anche ferita grave e profonda mi hai dato, io sono qui.
Pronto ancora a lottare, per me e per te.
E se ti sentirai stanca e sconfitta,
ti prenderò in braccio per esser più forte.
Ma non posso farlo,
se tu non vuoi.
Non posso essere il tuo uomo,
se non lo sono anche nel tuo cuore.

Pausa di riflessione – 11 novembre 2008

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Oggi mi sento così… Spento.
Mi prendo una pausa ufficiale,
non come quella dei giorni scorsi,
dove il pensiero di dire…
Adesso scrivo qualcosa,
c’era sempre.
Buffo ch’io sia qui a scrivere,
nel momento in cui
ho deciso che non dovevo farlo.
La vita è strana…
Come scrivere di non voler scrivere;
dire di voler restare in silenzio;
allontanarti da lei quando
vorresti stringerla a te più forte.
Il poeta maledetto

La caduta di Icaro – 8 novembre 2008

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Icaro è caduto.

Mi dispiace amica mia,

mio amore.

Esistono uomini che nascono già pronti

per essere superficiali,

di quelli spinti da un semplice impulso sessuale.

Di quelli che s’accontentano

di avere quel poco,

perchè quel poco a loro fa comodo.

Mi dispiace amica mia,

Icaro è caduto.

Non sono bravo

a fare l’amante.

Il poeta maledetto

E’ ora… 1 novembre 2008

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Scusate, ma devo proprio andare, è ora.

Stacco il PC, ci si risente presto.

Un profondo buio, un greve silenzio,

mi son scoppiati all’improvviso nel cuore.

Che sia tristezza? Che sia gioia? Che sia rammarico per l’ignoto?

Non saprei dirvi cos’è…

So solo che vorrei piangere.

Non riesco davvero a spiegarmi perchè

il balzo su di una nuova vita,

ha il sapore di una amara sconfitta.

Vado… Ma presto ritorno.

Il poeta maledetto