Sole di mezzanotte,
d’illuminare il giorno già ti vergogni;
così crudele, così malvagio.
Preferisci stare qui,
farti vedere nel silenzio della notte
tra le calotte polari.
Dove non c’è il freddo
che è nel cuore degli uomini.
Dove il ghiaccio copre il mondo,
proteggendolo dal bene e dal male.
Sole di mezzanotte,
l’aurora fa da cornice
a un quadro che non esiste.
Un orso annusa l’aria
che non porta profumi.
E tu risplendi sul nulla di qualcosa,
che è molto più grande di te.
Ma è davvero per vergogna
che qui vieni a nasconderti?
Il cervo non volle crederci
e di nascosto ti seguì.
La tigre che tanto ti stimò
a lui si unì.
Ad uno ad uno,
tutti gli amici tuoi più cari,
ti seguirono fino al polo.
Ed è li che ti trovarono;
tra due montagne di ghiaccio,
intento a scaldare
un dolce fiorellino.
Infine stremato dalla fatica
il sole morì.
E il mondo cadde
nelle tenebre più cupe.
non per molto però,
perché per il sacrificio del sole,
il fiorellino sbocciò,
liberando un nuovo sole
che si alzò alto nel cielo.
Quella notte gli animali
videro la luce della vita
del sole di mezzanotte.
Il poeta maledetto