La città di noi due – scritta il 13 novembre 1995

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Il vento soffia sulla città senza sole.

E’ una prigione grigia,

senza uscita e senza vita.

Dov’è il mio amore?

Dove posso trovare il suo cuore?

Ho raccolto tutti i miei sogni,

li ho plasmati e ne ho fatto ali.

La noia non vince, mia principessa.

Ti salvo dal buio, dalla malinconia.

Sto bussando al tuo cuore,

apri la porta, fammi entrare.

Ho qui delle ali per portarti via.

Il mondo non dà ciò che promette,

principessa io ti offro la vita mia.

Sto bussando al tuo cuore,

non esitare!

Indossa le ali e comincia a volare.

Ti porterò nei miei sogni,

fermerò il tempo,

nella città dell’amore

noi due vivremo in eterno.

Sorridi principessa

e sorriderà il mio cuore.

Sorridi principessa

e farai felice un uomo.

Un tuo bacio, mio amore,

e in quella città risorgerà il sole.

 

Il poeta maledetto

 

Fantasma – scritta il 22 gennaio 1995

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Un’ombra scivola per le strade buie della città.

La mezzanotte è passata, non v’è altro che quiete.

Solo un’ombra scivola via per le strade,

si nasconde nei portoni,

passeggia sotto i balconi;

solitaria e silenziosa

si avvicina ad una finestra.

Il pianto inconsolabile di una ragazza,

strapperebbe le lacrime

anche al più malvagio dei demoni.

Il ragazzo che lei amava,

oggi è stato strappato alla vita

e lei inconsolabile piange,

bagnando il cuscino.

Un’ombra dietro i vetri della finestra

la osserva e piange con lei.

Singhiozzando,

si avvicina la ragazza alla finestra,

dove sul davanzale è posata una rosa.

Lei se la porta al viso

ed i petali si bagnano di lacrime.

Con gli occhi rivolti al cielo

la ragazza sospira:

“Ti amerò per sempre”.

Dal basso, dal buio,

un’ombra risponde:

“Anch’io”.

 

Il poeta maledetto

 

Pioggia e birra – scritta il 22 gennaio 1995

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Cade la pioggia, goccia dopo goccia.

Bagna le persone, bagna le strade di città.

In una pozzanghera una rana fa festa

saltellando su di una bottiglia vuota di birra.

S’allontana la notte, momento dopo momento,

goccia dopo goccia.

E’ mattina.

La città silente attarda il suo risveglio.

Una goccia di rugiada

scivola giù da una foglia

e cade in una pozzanghera dove una rana

ha danzato per tutta la notte.

Rinasce il giorno mentre il sole brilla,

su di una bottiglia di birra piena d’acqua.

 

Il poeta maledetto

 

Trasferimento

Cari amici e amiche,

è giunta l’ora per il poeta maledetto di trasferirsi di nuovo.

Quando tornai al sud,

speravo che le cose andassero diversamente.

Così non è stato.

E dopo un periodo di pochi mesi, nei quali è successo di tutto e di più.

L’unica soluzione possibile, dopo che le persone più strette,

si sono rivelate una delusione immane,

lasciandosi abbindolare da loschi individui, egoisti e vigliacchi;

è andarmene.

Riprendermi quella vita che comunque avevo già.

E’ duro e triste ammetterlo,

ma ogni volta che pensi di fare qualcosa per qualcuno,

il risultato sarà sempre qualcosa di catastroficamente negativo…

Per te.


Ritorno al nord.

Entro fine mese, (cacciato) devo andarmene.

I primi tempi saranno duri.

Visto che per il momento sto cercando di racimolare i soldi necessari ad un alloggio e al biglietto del treno.

Per mangiare Dio provvederà.


Almeno mi libero da questo inferno quotidiano in cui

convivo con individui che mi rinfacciano di esser venuto qui a sfruttare la situazione.

Io che da 15 anni su 34, ho sempre contato sulle mie sole forze, in giro per il mondo, tra tempeste di flutti,

ed altre poco piacevoli situazioni, dove bastava davvero poco per… passare a miglior vita.


Mi sento deluso, afflitto, sconfitto.

Ma almeno ho due consolazioni.

La prima: comunque vada, posso solo migliorare;

la seconda: ho il sorriso di una donna nel cuore.

Troverò la mia via. Non ho mai smesso di cercarla.


A presto

Il poeta maledetto