Vagabondo – scritta il 4 febbraio 1995

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Ho vagabondato per il mondo

per dimenticarti,

sogno magnifico e irrealizzabile.

Ho camminato di giorno e di notte

su strade di pietra e di fango.

Ho valicato monti

lisci come lame di coltelli,

affondando a volte

nella neve fino alle anche.

Ho guadato fiumi

le cui acque vorticose

avrebbero impensierito

perfino le loro stesse creature.

Ho attraversato il deserto sconfinato,

andando avanti per giorni e giorni

sperando che quella fiammella

si estinguesse nel profondo dei miei occhi.

Infine ho solcato l’oceano

in tutta la sua lunghezza,

immergendomi nel più profondo degli abissi,

per dimenticarti.

E quando finalmente vi ero riuscito,

ho ricordato il tuo sorriso

ed il mondo, m’ha gridato il tuo nome.

 

Il poeta maledetto

 

Un magnifico fiore – scritta il 29 aprile 1994

 

Un giorno in un luogo nascosto,

un’ape ha trovato una rosa.

Certamente non una rosa normale,

di quelle che si trovano nei giardini,

una rosa stupenda,

un esemplare unico.

L’ape ha deciso di succhiare il nettare

solo da quel fiore

per creare il suo miele.

Ma un giorno il fiore non c’era più,

era stato reciso.

L’ape sconsolata

ha succhiato il nettare da un’orchidea,

ma non è stata la stessa cosa,

ed è morta avvelenata.

E’ questo che capita a me,

come l’ape ho trovato un fiore magnifico,

quel fiore sei tu.

E non lasciare che ti colgano,

mi condanneresti a morte.

Perché su di un altro fiore,

dopo aver assaggiato te,

mi avvelenerei.

 
Il poeta maledetto