Sogno d’amore – scritta il 12 agosto 1994

 

Io sono già li che ti aspetto.

Tu entri appoggiata al braccio di tuo padre;

e due lacrime ti accarezzano le guance,

mentre stringi tra le mani il tuo bouquet.

Arrivi al mio fianco e sorridi,

il tuo sogno d’amore si sta avverando.

Il prete comincia il suo fiume di parole.

S’interrompe un attimo, ed io sussurro: “si”.

Continua per un pò, poi s’interrompe di nuovo,

e tu sussurri: “si”.

Tua sorella sorride porgendoci gli anelli

che saranno con noi per sempre,

testimoni della nostra promessa,

nella buona e nella cattiva sorte.

Le nostre labbra si vogliono,

si cercano, si trovano.

Usciamo fuori, e volano riso e confetti.

Tu piangi e ridi, ed io ti stringo forte a me.

il nostro sogno d’amore si è avverato.

 
Il poeta maledetto

Quando e perché – scritta il 11 giugno 1994

 

Quando la vita ti muore tra le mani.

Quando il tempo vola via

e vorresti fermarlo e non ci riesci.

Quando le parole che dici

si uniscono in un unico filo

e si perdono nel silenzio.

Quando le forze ti abbandonano

e hai voglia soltanto di dormire.

Quando i tuoi sogni crollano,

e la speranza ti abbandona.

Quando questi quando

ti martellano il cervello,

istante dopo istante;

è allora

che stai sprecando la tua esistenza.

Perché il tempo

puoi plasmarlo a tuo piacimento;

perché le parole che non dirai

non andranno mai perdute;

perché le forze dell’immaginazione

non ti abbandonano mai;

perché dai sogni che crollano,

nascono sempre nuovi sogni

e la speranza è come la tua ombra.

A volte puoi non vederla,

ma sai che c’è,

ci dev’essere da qualche parte.

E se la vita ti muore tra le mani,

se assapori l’essenza della morte,

diventerai un grande maestro.

Ogni tuo gesto sarà seguito

dagli sguardi di migliaia di persone.

Un tuo grido farà sussultare il mondo.

Il tuo sguardo penetrerà il pensiero

e ti porterà in un’altra dimensione

in cui sarai tu, la vita e la morte.

Dormici sopra,

domani guarderai il mondo

con gli occhi di un maestro di vita.

Domani guarderai il mondo

con i miei occhi.

 
Il poeta maledetto

Come te – scritta il 6 maggio 1994

 

Affacciato al balcone,

il sole mi accarezza piano,

come le tue mani.

Ed il vento mi sfiora delicatamente,

come le tue labbra.

E vedo nuvole trascinate via dal vento,

come i tuoi capelli.

E vedo le montagne, verdi, magnifiche,

piene di vita come i tuoi occhi.

E vedo gli uccelli,

che volano via felici, cantando,

liberi come te.

Sono innamorato del mondo,

sono innamorato di te.

 
Il poeta maledetto