Te senza me – scritta il 2 giugno 1994

 

Ma che senso ha la libertà

se le strappi gli occhi, la lingua,

e la lasci morire insieme a te?

Stai morendo in nome di qualcosa

che hai già ucciso.

Avresti potuto

spiegar le tue angeliche ali

e volar via

lontano da tutto e tutti.

Avresti potuto costruire

un mondo nel tuo cuore,

città dopo città.

che avrebbe testimoniato

la tua grandezza.

Avresti potuto dare all’universo

con le tue parole,

il dolce silenzio

che vaga nella notte,

e che sussurra agli animi

pace e speranza.

Avresti potuto essere una stella

e illuminar la notte con la tua luce.

Ma hai preferito perdere

quello che avresti potuto fare,

per quello che avresti potuto sognare

e non avere mai.

E ho visto un angelo chiudersi nel cesso.

Ho visto palazzi cadere,

città dopo città distruggersi

e lasciar soltanto macerie.

Ho visto la luna piangere

e singhiozzante coprirsi di nuvole,

per nascondersi.

E ho sentito le grida agghiaccianti

di chi ha perduto per sempre il silenzio;

di chi spera in qualcosa che ha già ucciso;

di chi stringe tra le mani per l’ultima volta

qualcosa che non avrà mai più.

Ho visto una stella perder la sua luce.

Ho visto te, senza di me.

 

Il poeta maledetto

Poesia – scritta il 29 aprile 1994

 

Nessuna poesia potrebbe esprimere mai

quel che provo per te.

Quali parole darebbero il senso

alle emozioni che mi rapiscono?

Quale verso potrebbe esprimersi

come fai tu quando parli?

Non esiste poesia che vada bene;

eppure una l’ho trovata.

Sei tu,

la mia poesia più bella.

 

Il poeta maledetto