Il gioco – scritta il 5 maggio 1995

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Dai che t’insegno qualcosa di nuovo.

Una cosa che non conosci ancora

e che sicuramente ti piacerà.

Fai tre passi, uno a destra, due avanti.

Dì una parola che te l’indovino.

Non ci credi?

Prova!

Coraggio! Tre passi.

Uno a destra, brava.

Due avanti, bene così.

La parola adesso.

Pensa.

Hai pensato?

La parola è…

Cosa? Ho sbagliato?

Allora riprovo…

Ho sbagliato ancora?

T’insegno un’altra cosa.

Fai tre passi, uno a destra, due avanti.

Dì una parola che non te l’indovino.

Non ci credi?

Prova!

Coraggio! Tre passi.

Uno a destra, brava.

Due avanti, bene così.

La parola adesso.

Pensa.

Hai pensato?

La parola è…

Cosa? Ho sbagliato?

Allora ho vinto.

Il gioco è finito.

 

Il poeta maledetto

 

 

Poesia – scritta il 29 aprile 1994

 

Nessuna poesia potrebbe esprimere mai

quel che provo per te.

Quali parole darebbero il senso

alle emozioni che mi rapiscono?

Quale verso potrebbe esprimersi

come fai tu quando parli?

Non esiste poesia che vada bene;

eppure una l’ho trovata.

Sei tu,

la mia poesia più bella.

 

Il poeta maledetto

Un mondo di dolcezza

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Bramo un mondo di dolcezza,
dove ci si saluti con un sorriso,
dove un “ti amo” o un “ti voglio bene”
siano parole puramente sincere.

Dove un abbraccio sia un gesto normale
da poter chiedere e ottenere,
da poter donare ed esserne felici.

Voglio un mondo d’amore,
dove tutti ci si voglia più bene,
per riscoprire negli altri
quella scintilla ch’è nascosta in noi stessi.

Miliardi di scintille
da infiammar le notti buie,
un fuoco ardente di passione,
da lasciare impallidire il sole.

In questa pazza,
visionaria mia follia d’amore,
abbraccio tutti quelli che posso,
giacchè non riesco più a contenerli
in questo mio traboccante cuore.

 

Il poeta maledetto