E parli, parli o meglio urli.
Coprendo a quel telefono la mia voce.
E urli di avvocati, di minacce, offendi.
Che io son pazzo e che non mi fai vedere mio figlio.
E mi piacerebbe capire che differenza ci sarebbe, dato che l’affidamento è congiunto sulla carta,
ma il bimbo è con te in un’altra regione a più di 800 km di distanza.
E urli che non ti do i soldi per mio figlio, per mio figlio. E tu non lavori.
Ed ho distrutto l’auto ma è colpa mia.
E non ho soldi, ma è colpa mia.
Perchè non lavoro, perchè non riesco a trovar la forza di lavorare, ma è colpa mia.
E’ colpa mia perchè sono un fallito, parole tue.
E’ colpa mia perchè se non avessi frequentato altre persone, ora saremmo di nuovo insieme.
E mi farai causa, perchè nell’incidente hai rischiato di morire tu e tuo figlio… ma in quell’auto c’ero anch’io.
Perchè devi esser risarcita.
E’ colpa mia perchè non riesco a farmene una ragione, a rifarmi una vita.
Io mi chiedo soltanto una cosa:
Se è colpa mia di tutto, qual’è stato il tuo ruolo?
Eri una marionetta che io ho usato per farmi del male?
Un altro uomo che ti ha illusa e delusa, te l’ho cercato io?
Ti ho detto io di andare con lui in auto e in albergo anziché tornare a casa da tuo figlio e tuo marito?
C’ero io con te e con lui quando ve ne andavate in giro per locali e pub?
C’ero io quando con quest’uomo sposato ti scambiavi inutili e insincere (da parte sua) promesse d’amore?
Di lasciare sua moglie e magari l’amante, con la quale nel tuo tradimento egli ti tradiva?
E’ facile addossar le colpe di tutto ad altri.
E nel tuo caso le addossi a me, perchè tu l’hai fatto ma non volevi, e lui….
Lui ti ha usata, si è servito di te all’occorrenza, come una puttana. Ma di lui… Tu non vuoi sapere più nulla.
Quindi la colpa è mia.
E’ mia anche per averti dato una seconda possibilità,
e per averla sprecata perchè ti avevo chiesto la verità.
Che stupido…. Volevo la verità! Volevo instaurare di nuovo un rapporto basato sulla fiducia.
E stupido io, ho insistito per sapere…. sapendo che quel che m’avresti detto mi avrebbe fatto ancora del male.
Ma ho voluto. Scoprendo cose ancor più terribili. E più terribile che con un gioco di parole avevi ovviato alla verità,
le precedenti volte. Perfino quando ci siamo rivisti, ed abbiamo tentato di recuperare, perchè la verità non alberga
più in te, ma è colpa mia.
Che persona schifosa sei diventata, per le mie colpe.
Ed io tradito, illuso, deluso, allontanato dal figlio, lasciato solo, costretto a trasferirmi in un’altra città, per non restare
nella stessa città di lui, dove mi avevi convinto a trasferirci, nello stesso appartamento che era suo, che mi hai convinto
ad affittare, con i suoi mobili, che mi hai convinto a comprare, incapace di perdonare e dimenticare, costretto a cure
psichiatriche che non fanno effetto e che hai promesso di usare per farmi considerare pazzo, incapacitato sul lavoro,
ora per problemi di salute dovuti all’incidente, prima psicosomatici dovuti a farmaci e depressione e ansia, senza soldi
da poter dare a mio figlio, perchè “se li spendo per le ricariche telefoniche, per sentirmi con altre donne”, parole tue,
“non ne avrò mai”, aspetto.
Aspetto questo 22 di settembre che porrà fine davanti a un giudice ad un matrimonio finito per una tua relazione
extraconiugale “per colpa mia”.
Perchè tutta questa storia è frutto della mia colpa. Ed è giusto che io paghi per tutto.
Io “malato di vittimismo”, sarcasticamente definito “marito perfetto”, sarei disposto ad accettare tutte queste colpe,
ma sorgerebbe spontanea una domanda: Quali sono le tue di colpe?
La mia colpa più grande sai qual’è?
Quella di non aver capito in tempo che di te non si poteva più aver fiducia, e di averlo scoperto per caso ad aprile…
da dicembre. Ed averti concesso tutto il tempo di rinunciare al tuo pudore, al tuo orgoglio, al tuo rispetto per te stessa,
e diventare quello che sei ora: una donna meschina e bugiarda, assetata di vendetta contro chi al momento è più
debole e vulnerabile, perchè l’avvocato ti ha detto che mi puoi rovinare… Come se non mi avessi già tolto tutto.
Ma la colpa è mia!
Spero tu troverai altre persone che ti credano, perchè purtroppo devo disilluderti… io non ti credo.
Ma la colpa è mia….
Brava Annalisa,
raccontalo pure a tuo figlio, e convincilo che la colpa è tutta di suo padre.
Magari ascoltando la canzone tua e di quell’altro figlio di puttana sposato, che era il tuo fidanzato:
io se ti perdo, di Gigi D’Alessio.
Ma la colpa è mia.
Mi fermo a scrivere perchè il dolore al petto è acuto e insopportabile.
Ma la colpa è mia…. mia.