amare, non amare, odiare

Io ti odio.

Ti odio con la stessa intensità con cui ti ho amata.

Il male che mi hai fatto, che mi fai, e che hai promesso mi farai.

La vita che hai distrutto. Quel Davide che non sono più io.

Quell’uomo che 11 anni è stato al tuo fianco, in tempi bui e tristi, piacevoli momenti e sorrisi e amore.

Quell’uomo è morto in un incidente stradale domenica scorsa.

Quello che si è salvato ne condivide il corpo, ma non il cuore.

Quel cuore che hai spezzato, schiacciato, umiliato.

Con bugie, verità non dette, sincerità impossibile anche quando hai avuto una seconda possibilità.

Quest’uomo nuovo ha nel suo cuore, per te, soltanto odio.

Odio per averlo costretto a ricercare una nuova vita dopo 33 anni,

nuove certezze, nuovi obiettivi, nuovi amori, nuovi stimoli, nuove emozioni.

Per averlo sconfitto con pugnalate alle spalle,

per averlo scoperto soltanto vedendosi sanguinare.

Perchè il coraggio di avvisare l’uomo che credeva tu lo amassi, che lo stavi cancellando, non l’hai avuto.

Il coraggio di pensare al vostro bambino, il coraggio di pensare a quello che stavi facendo,

quello ti è mancato… Era più facile fare e non pensare.

Ed io ti odio per la tua vigliaccheria.

Per l’avermi lasciato a combattere per noi da solo, non sapendo che la guerra era ormai persa.

E mi brucia, mi brucia il perché delle ferite, più delle ferite in se.

Perchè hai permesso che io soffrissi fino a perdere ogni contatto col presente e col mondo.

Perchè son stato male, e ho avuto bisogno di una persona che senza nessun interesse a considerarmi più

di un numero o un’altra tacca da mettere nei suoi successi, che mi dicesse cosa fare e cosa non fare.

Come se fossi uno stupido, un idiota, un malato, un pazzo.

Ti odio perchè, tolto l’amore dal cuore, sarebbe rimasto un vuoto troppo grosso, se non fosse stato sostituito da

un’altra emozione.

Ti odio perchè mi hai fatto capire di esser così fragile e vulnerabile.

Io che mi credevo d’acciaio e mi sono ritrovato in mille pezzi.

E rimessi alcuni cocci insieme, incollati alla meno peggio,

ti odio perchè per l’ennesima volta hai permesso a quel vaso rotto di cadere e d’infrangersi di nuovo.

Perchè la verità non esiste più nel tuo cuore, perchè la paura di dire e poter perdere ti ha fatto tacere.

E tacendo hai perso quel che volevi riconquistare.

Ed io di nuovo faccia a terra, ad assaggiar la polvere.

Ma questa volta dico basta.

Non lotto più per mediare.

Accetto la sconfitta, come irrimediabile, hai vinto su tutti i fronti, annientandomi.

Volto le spalle e dolorante mi allontano.

Ti lascio il mio odio, in ricordo dell’amore che ti ho dato.

Spero di non dover subire un’altra sconfitta così grande, mai più.

Spero che la vita ora sia più benigna con me.

Dopo aver estirpato la tua essenza da me,

ti auguro un giorno di capire che

seppur sconfitto e ferito,

io sono ancora qui a camminare a testa alta.

Ho perso tutto ma non il mio orgoglio.

Tu hai stracciato il tuo orgoglio,

ed ora camminerai a testa alta mentendo al mondo?

E fino a quando?

Ti odio così tanto da augurarti che la tua vittoria di ieri e di oggi, diventi la tua sconfitta di domani.

Ti odio perchè non sono più capace di amarti.

E ti odio perchè continuo a scrivere che ti odio.

Altre parole sprecate, che mai leggerai.

Perchè l’indifferenza che hai avuto da dicembre in poi nei miei confronti

è continuata quando approfittando di giochi di parole, mi hai nascosto ancora la verità.

Per farmi ancora più male, per paura di poter perdere quello che rivolevi.

Un pupazzo di pezza, un gioco vecchio accantonato per la novità del momento,

e che ora rivolevi… o non rivolevi… non lo sai nemmeno tu.

Un capriccio, un tira e molla.

Ti odio perchè non ci si comporta così nemmeno con il peggior nemico,

o con l’ultimo degli uomini.

Ti odio perchè sei la mia sconfitta più grande, e perchè non potrò far nulla senza cadere ancora più in basso,

o soffrire ancora di più.

Così sventolo bandiera bianca e mi arrendo gridando che ti odio,

perchè queste parole siano le ultime che ti dedico.

Il capitolo finale del libro che hai scritto nella mia vita,

e che mi porterò dietro nel resto dei miei giorni,

con le ferite che hai lasciato sulla mia pelle e sul mio cuore, vicino a quelle che mi sono procurato da solo.

Prima di riuscire a capire che ti odio, e che cercherò di dimenticare, te e del veleno che sputo in azzurrino su fondo bianco, tra le pagine virtuali di questo pezzo di vita mia, che non è tua, né più lo sarà.

 

 

amare, non amare, odiareultima modifica: 2008-07-18T02:05:00+02:00da morris_garage
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3 pensieri su “amare, non amare, odiare

  1. Ciao sono passata per caso sul tuo blog e purtroppo sono fatta così, se vedo qualcosa degno di nota, devo dire la mia, sempre e la tua poesia piena di dolore mi ha colpita, per questo mi è rimasto difficile nn lasciarti un commento, 🙂 lo so che nn si dovrebbe dire bella ad una cosa che fa soffrire ma come posso descriverti cio’ che ho letto? Forse posso farlo dicendoti che è emozionante, si credo che questo sia il termine giusto.
    E senza aggiungere altro ora ti saluto e anche se nn ti conosco ti auguro che questo periodo buio passi in fretta. buona giornata:)

  2. Ciao… mai come questa volta mi scuso per essere inavedente ma ho letto questo post e lo trovo di una profondità unica, e’ pieno di amarezza, di rabbia ma…. scusa se giudico non conoscendoti, ma secondo me anche di amore, penso che solo chi ha amato e continua ad amare tanto sia capace di cio’.
    Odi et amo……… sono due sentimenti a volte collegati.
    Scusa ancora l’invadenza.
    Buona notte

  3. ho letto la tua sofferenza..
    ho letto me nelle tue parole..
    ankio delusa da una xsona..
    capita a tutti..e ho detto basta..
    lo odio ma nel profondo continuo ad amarlo..e odio questo amore ke ancora mi tiene legata..
    complimenti..:) ciao..mary
    ti auguro buona fortuna:)

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