Le carte da gioco – 6 dicembre 1995

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A passar la notte da solo,

seduto ad un tavolo.

Le carte fra le mani,

un solitario m’invento.

E in ogni carta

è te che cerco.

In ogni carta

il tuo sorriso vedo.

Rimescolo il mazzetto,

ricomincio daccapo.

Mi addormento stanco,

ed è te che sogno.

Tu mi chiami, ed io,

su di un cavallo bianco arrivo,

ti porto via con me.

Mi risveglio e le carte

sono ancora sul tavolo.

Una regina e un cavaliere,

il solitario non viene.

La regina ti somiglia,

… No!

Son io che in lei ti vedo.

Sono io un cieco

e solo il tuo splendore vedo.

Ma non è possibile

un solitario con te.

Al gioco dell’amore,

in due si gioca.

Oh mia regina,

fiori, picche, quadri e cuori ti darò.

E se ancora non ti basterà,ordina.

E ciò che hai chiesto, io ti darò.

Nel buio della notte,

il mondo intero sveglierò.

Mentr’egli ancora assonnato

aprirà gli occhi,

il gioco dell’amore

io ti insegnerò.

 

Il poeta maledetto

 

 

Le carte da gioco – 6 dicembre 1995ultima modifica: 2010-01-02T10:00:00+01:00da morris_garage
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