Le spighe mosse dal vento
sono un mare d’oro in tempesta.
Tra quelle onde
fa capolino un papavero.
E non c’è altro fiore
che superi la sua bellezza
e la sua semplicità.
I tuoi capelli sono un mare d’oro
in cui fan capolino
le tue rosse labbra.
E non c’è nulla al mondo
che superi la tua semplicità.
Dolci parole mi sussurra il vento
e malizioso mi dice:
cogli quel fiore!
Bacia il suo nettare,
ruba i suoi petali, il suo profumo.
Non lasciar che qualcun altro
se lo porti via.
Ed io cosa faccio?
Ci penso un pò su,
poi a lei mi avvicino.
C’era un papavero in un mare d’oro;
proprio dove adesso
sta nascendo un amore.
Nel profondo del mio cuore
ho nascosto un diario.
Quando son triste lo sfoglio
che tra le sue pagine
una fotografia ho nascosto.
Un papavero rosso che abbraccio,
a cui dico: sei tu il mio amore.
Quel semplice fiore,
porta il tuo nome.
Il poeta maledetto