Il rimorso – 6 dicembre 1995

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Vola falco su montagne e valli.

Vola e cerca la tua preda.

Sotto pioggia, neve,

vento e sole;

all’alba, al tramonto,

alla notte.

Vola instancabile,

non fermarti.

Piangi se sei stanco,

urla se ti fan male le ali,

ma non interrompere il volo.

Non fare come me che avevo lei

e l’ho lasciata andar via.

Ero stanco e mi son fermato,

ma lei non m’ha aspettato.

Ora son solo e volo,

come un falco

che ha perso il suo destino;

come un sole che non sa

se sorgere o tramontare.

Piangi falco,

ma segui il tuo cuore.

Chiamalo amore se vuoi

questo coraggio che hai.

Non abbandonarlo mai.

Piangi falco, piangi adesso

e poi con lei tu gioirai.

Non fare come me

che ho perso il suo sorriso

e adesso volo solo,

nell’azzurro di un cielo lontano.

Il predatore è preda

di un sentimento strano,

e vola nel ricordo

di averla lasciata,

di essere stato un codardo.

Piangi falco,

ma tieniti stretta lei,

che io con queste mani

ormai serrate in preghiera,

non sai quanto volentieri

la riabbraccerei.

Piangi falco,

piangi come me,

che il tuo dolore

con lei finisce;

il mio invece,

rimane in me.

 

Il poeta maledetto

 

Il rimorso – 6 dicembre 1995ultima modifica: 2010-01-03T10:00:00+01:00da morris_garage
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