Vola falco su montagne e valli.
Vola e cerca la tua preda.
Sotto pioggia, neve,
vento e sole;
all’alba, al tramonto,
alla notte.
Vola instancabile,
non fermarti.
Piangi se sei stanco,
urla se ti fan male le ali,
ma non interrompere il volo.
Non fare come me che avevo lei
e l’ho lasciata andar via.
Ero stanco e mi son fermato,
ma lei non m’ha aspettato.
Ora son solo e volo,
come un falco
che ha perso il suo destino;
come un sole che non sa
se sorgere o tramontare.
Piangi falco,
ma segui il tuo cuore.
Chiamalo amore se vuoi
questo coraggio che hai.
Non abbandonarlo mai.
Piangi falco, piangi adesso
e poi con lei tu gioirai.
Non fare come me
che ho perso il suo sorriso
e adesso volo solo,
nell’azzurro di un cielo lontano.
Il predatore è preda
di un sentimento strano,
e vola nel ricordo
di averla lasciata,
di essere stato un codardo.
Piangi falco,
ma tieniti stretta lei,
che io con queste mani
ormai serrate in preghiera,
non sai quanto volentieri
la riabbraccerei.
Piangi falco,
piangi come me,
che il tuo dolore
con lei finisce;
il mio invece,
rimane in me.
Il poeta maledetto