Tante parole non servono a nulla;
Quanti discorsi per farmi dire
qualcosa che già so.
Eppure che voglia di farmeli ripetere,
di sentire quella voce,
che mi accende qualcosa dentro.
E mi sento tranquillo,
e mi sento strano,
e mi sento innamorato.
E giocare a sono io il più forte:
“Quando voglio ti lascio!”
Ma sapere che senza te,
non riesco più a vivere.
I giochi di parole
fatti per punzecchiarci,
per essere più sicuri l’uno dell’altra;
che se non si sta attenti
possono diventare pericolosi.
Per una incomprensione,
per una leggerezza,
ci si può trovare a soffrire.
L’amore è come una trasmissione radio,
dobbiamo sintonizzarci
sulla stessa lunghezza d’onda,
altrimenti sentiremo disturbato.
Poi mi fermo un attimo a riflettere,
e mi chiedo:
Perché scrivo queste cose?
Se mi ami davvero,
non hai bisogno di tante parole.
Ma mi ami davvero?
E tu rispondi:
E tu mi ami davvero?
Perché ce lo chiediamo?
Tanto sappiamo tutti e due la risposta.
Dobbiamo solo convincercene entrambi.
Senza arenarci in discussioni sterili;
perché chi si ferma è perduto… O perduta.
Il poeta maledetto