Bucato – scritta l’ 8 febbraio 1995

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Macchia di sporco su una tenda bianca;

il sole del tramonto ti mette in luce

chiamandoti in causa a giudizio del mondo.

Di natura infame è pregna la tua esistenza,

volgare la tua testimonianza.

Eppur la tenda mai

alzò un dito accusatorio contro di te,

né mai ti accorgesti di essere

così tanto infamante per il mondo

che ti accolse come un figlio

e che adesso vorrebbe

tu non fossi mai esistita.

E il tuo cuore si fa scuro come il cielo,

mentre il giorno finisce.

Nel silenzio della notte,

una melodia leggera di singhiozzi

scivola via nel vento, nel tempo.

Ritorna l’alba e irradia una tenda bianca,

splendente, stesa al sole ad asciugare.

Gocciolano in terra

le lacrime di una tenda lavata di fresco,

mentre evapora il ricordo

di una sudicia macchia di sporco.

 

Il poeta maledetto