potrei non seguirti;
non camminare dietro di me,
non saprei dove condurti;
cammina al mio fianco
e saremo sempre amici.
Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così, semplicemente,
nell’eloquenza del silenzio.
non è la mano tesa
né il sorriso gentile
né la gioia della compagnia:
è l’ispirazione spirituale
quando scopriamo
che qualcuno crede in noi
ed è disposto a fidarsi di noi.
Ti voglio bene non solo per quello che hai fatto di te stesso, ma per ciò che stai facendo di me.
Ti voglio bene perchè tu hai fatto più di quanto abbia fatto qualsiasi fede per rendermi migliore,
e più di quanto abbia fatto qualsiasi destino per rendermi felice.
L’hai fatto senza un tocco, senza una parola, senza un cenno.
L’hai fatto essendo te stesso.
Forse, dopo tutto, questo vuol dire essere un amico.
Non nascondere
il segreto del tuo cuore,
amico mio!
Dillo a me, solo a me,
in confidenza.
Tu che sorridi così gentilmente,
dimmelo piano,
il mio cuore lo ascolterà,
non le mie orecchie.
La notte è profonda,
la casa silenziosa,
i nidi degli uccelli
tacciono nel sonno.
Rivelami tra le lacrime esitanti,
tra sorrisi tremanti,
tra dolore e dolce vergogna,
il segreto del tuo cuore.
costituisce un mondo
dentro di noi.
Un mondo mai nato
fino al suo arrivo,
ed è solo tramite
questo incontro,
che nasce un nuovo mondo.
quanto il ricordo di un amico,
la gioia della sua confidenza
o l’immenso sollievo di esserti tu confidato a lui
con assoluta tranquillità:
appunto perchè amico.
Conforta il desiderio di rivederlo se lontano,
di evocarlo per sentirlo vicino,
quasi per udire la sua voce
e continuare colloqui mai finiti.
due corde parimenti intonate
vibreranno insieme anche se
ne toccate una sola.
L’uno fa posto all’altro e viceversa.
In un infame gioco di rincorsi a perdifiato.
questa notte odio,
domani chissà… forse amo.
Ma è mia maledizione restare solo e circondarmi di nulla. Invisibile, nell’ombra dell’anima mia, che triste vaga nei ricordi di ciò che più non torna.
Di quel che a cui presto verrà data fine.
Colui che ama i tuoi difetti, ama davvero.
Chi è perfetto ha il difetto di non avere difetti.
Se non vedo i tuoi difetti come pregi… come faccio a dire di amarti?
Di difetti ne ho tanti… La donna che saprà apprezzarli, sarà la mia compagna per la vita. Notte dolce Luna.
ma m’accorsi ch’era come tatuaggio.
Eppur tentai. Di cancellarlo tentai.
Ma alla seconda volta m’accorsi
che rabbia non era tatuaggio,
ma pelle.
E scolpite nel cuor mi bruciano ancora,
parole come fiamme e pensieri:
lei non sarà più lei,
e io, io non sarò più lo stesso uomo.
E questa guaina m’avvolge soffocando.
E il tempo non lenisce, nè fa dimenticare.
Conviverci e darle l’importanza d’un momento.
L’unica soluzione irrisolta.
Torna ad esser la tua nuova te stessa, riviviti.
Chi ti aiuta davvero sei soltanto te stessa.
Scrivendo di parole inadeguate commentai.
Ed or sommo poeta, attore, commediante mi ritrovo
che simil versi usò per raccontar di come amore,
nutrirsi non è ingordo di parole.
Bensì di sguardi e del non detto ma pensato,
giacchè di brezza in mar spira il ricordo,
di citazione mia ed io rispondo.
Chiamato appello a suggellar verdetto,
silenzio, muto giudice perfetto.
Pensiero in triste pianto in cuore stretto,
discorso mai iniziato e già finito,
unica, tenue, vita
di un poeta maledetto.
Che fatto strano, pensò, in un giardino, e impaurita si ruppe un’ala andando ad urtare contro un giovane limone.
in questa sera lunga di una lunga notte.
Se di un amico o amica, leggo quel che scrive,
perchè mi sia conforto in un momento,
in cui la vita ha perso sentimento.
Perchè mi sia d’aiuto in un momento,
in cui la vita non m’è che tormento.
E ti ritrovo così… In simili emozioni.
per quanto riguarda l’ultima cosa che avevi scritto so che lo hai fatto per dire ” se occorre io ci sono anche con una semplice parola di sostegno” …
Ovvio che era per quello.
A più di 5 mesi di distanza, mi ritrovo a pensarci, a provare dolore e rabbia, a chiedermi perchè, se era colpa mia.
Poi mi sono reso conto che la lei che conoscevo, quella che avevo sposato, quella che viveva con me e mi amava, non esiste più.
E’ morta nel cuore di colei che ora ha preso il suo corpo, ed io sono morto nel suo cuore, nel momento in cui ha iniziato a stare con un altro. Ecco perchè i miei tentativi di riconciliazione (Io! Stupido Io!) sono falliti… Cercavo di ricostruire quel che non esisteva più. E pur sapendo che non riuscivo a crederle, ho voluto darle la possibilità di riconquistare la fiducia tradita, ma ha miseramente fallito con altre menzogne. E’ cambiata, è un’altra persona, ed è una persona che non mi piace. Io spero per lei, che la luce sinistra che ho visto nei suoi occhi, e il significato delle sue azioni, non siano quel che penso. Perchè se così fosse, non ha soltanto distrutto una famiglia, perso un marito, tolto un padre a suo figlio, essersi fidata di una persona bugiarda quanto lei, che l’ha usata come una puttana a gratis, essersi ritrovata dopo con un pugno di mosche. Ma per il non voler riconoscere il proprio sbaglio, attribuendo ad altri colpe sue, ha iniziato un cammino silente, di quelli che portano alla solitudine. Tante volte le ho teso la mano, senza che me l’avesse chiesta, troppe volte. Ora volto le spalle: chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
“il cane è quell’amico fedele, che ti vede esattamente, per quello che tu credi di essere”.
Se ci pensi, questa frase è un’inconfutabile verità.
Nei miei tempi bui ho invidiato, chi poteva permettersi il lusso, di specchiarsi in due occhi pieni d’amore.
Vorrei dirti che sapendo della tua decisione di andar via mi son sentito stringere il cuore;
vorrei dirti che sono triste e addolorato del perdere un’amica importante qual tu sei stata nei miei momenti bui. E tu sai che sono stati tanti.
Ma ti dirò che sono contento per te.
Nella vita si devono fare delle scelte non facili, e tu hai fatto la tua.
Gli attimi di felicità di questa vita, sono così pochi che sarebbe un delitto non lottare per goderne appieno.
Che la vita ti sorrida sempre amica mia.
E che moltiplichi per un milione, tutte le cose buone che hai saputo e voluto offrire, e te le renda.
Davide
Il poeta maledetto