Si dice in giro…

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” L’amore è la saggezza dello sciocco e la follia del saggio “

diceva S. Johnson

Ch’ io sia saggio o sciocco non saprei dirvi.

Ma questa smania che mi prende,

ascoltando voce sua in incanto

come simil d’usignolo canto,

mi rende scioccamente folle.

Eppur Thomas Mann diceva:

“L’amore non è veramente nulla

se non è una follia, una cosa insensata,

proibita, un’avventura nel male.”

Ed io son pronto a perder riferimenti e sensi,

proibita, folle avventura nel male,

che m’avvolga in eterno, non importa.

S’io or vivo soltanto del tuo nome, del tuo sorriso.

 

Il poeta maledetto

per lei

Testamento – 17 settembre 2008

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Si può perdonare?
Si può perdonare senza riuscire a dimenticare?
Tra mille impegni, pensieri, idee, azioni,
nelle quali quotidianamente m’impegno,
riesco sempre a trovare il modo per farmi del male.
Vorrei perdonarla, vorrei dimenticare,
ma non ci riesco.
E alterno momenti di folle euforia,
a momenti di grande sconforto e sofferenza.
Perchè quando è il cuore a soffrire…
Quale cura può guarirlo?

Vorrei per amore di mio figlio farlo…
Ma poi penso:
Non sono stato io a sbagliare,
le cose che lei mi ha detto, e le accuse che lei mi ha fatto,
dopo che io ho “scoperto”, sono state così gravi,
da tramutare l’amore in odio e risentimento.
– – –
Se lei avesse capito l’errore che ha fatto,
se lei avesse voluto recuperare, rimediare, farsi perdonare,
non avrebbe aspettato che fossi stato io a fare un passo
verso di lei (3 volte!)
Ho visto uomini e donne, dopo aver sbagliato, lottare, fare follie,
per poter riavere quello che avevano perduto, per poter essere perdonati.
Da lei, non ho mai ottenuto questo.
– – –
Avrei voluto che capisse, per tutte le volte che mi sono umiliato
a tornare a cercarla, dopo quello che ha fatto, quanto ha perso, e
chi ha perso. Ma la risposta è stata per l’ennesima volta una delusione:
” E tu cosa hai fatto per me in questi anni?”
– – –
Avrei voluto che capisse, il male che ancora mi sta facendo,
e il male che ha fatto, che sta facendo e che farà a nostro figlio,
costringendolo a crescere senza un padre, perchè oramai non è più
in grado di essere sincera.
– – –
Avrei voluto che piangesse, ricordando quello che mi ha fatto, ricordando
quello che mi ha detto dopo, ricordando che ha rifiutato il mio perdono,
ricordando le assurde proposte che mi ha fatto: “tu vai via di casa,
ma resti in zona. Io continuo la relazione con lui, continuo a lavorare per lui,
il pomeriggio e la sera, che io devo lavorare e poi stare con lui, ti
porto il bambino, così – LO TIENI CON TE -“(!!!)
– – –
Avrei voluto che piangesse e si disperasse, ogni volta che pensava
a quanto lui l’abbia usata per scopi sessuali e a come l’abbia abbandonata
e screditata – “Lei sapeva che era solo una cosa sessuale, non c’era coinvolgimento
affettivo” – per tornare da sua moglie, chiedendo perdono (perchè la moglie di lui
aveva scoperto); e avrei voluto che piangesse e si disperasse, pensando
a quell’uomo invece che, caduto in una depressione profonda, per tutto il male
che lei gli ha fatto, per il tentativo di suicidio (seppur inconscio),
per le cure psichiatriche, per il periodo in cui, quest’uomo passava le giornate
ad alternarsi fra piangere e soffrire, stare male e costringersi a letto per ore,
non riuscire a chiudere occhio la notte, per non riuscire a mangiare, a lavorare,
a vivere.
– – –
Avrei voluto che capisse tutto questo, prima di arrivare al 22 di settembre,
giorno in cui davanti al giudice, firmeremo la separazione.
Avrei voluto che chiedesse perdono.
Ma tutto quello che avrei voluto… Non è accaduto.
– – –
Ed ora ancora penso a quando lei stava con lui,
e mi verrebbe di ucciderli, per il male che mi stanno facendo ancora
e per il male che ancora dovrò subire, per avermi allontanato dall’unica
persona che per me è veramente importante: mio figlio.
Io la odio per quello che mi ha fatto. Per avermi tradito, illuso,
deluso, tradito la mia fiducia in lei, essersi approfittata di me
per fare i suoi comodi con quella merda di essere, che poi è tornato da sua moglie
e suo figlio.
Eppure…
ancora una volta…
Ben sapendo che non riesco a dimenticare e a perdonarla,
ben sapendo che per l’ennesima volta, mi ha detto di no,
al riprovarci;
ho chiesto aiuto al prete che ci ha sposati, lo stesso prete
che ha battezzato nostro figlio;
perchè almeno lui tenti di farla ragionare.
Per amore di mio figlio, l’ho fatto.
Per amore di mio figlio sarei disposto a stare
con una donna che odio e che non riesco a perdonare.
La stessa donna che mi ha distrutto il cuore e che mi ha
rovinato la vita; pur di stare con mio figlio.
Ma…
Tra gli avrei voluto, e i sarei disposto,
mi rendo conto che lei, non ha mosso un passo.
Irremovibile nella sua decisione che io devo sparire,
mi priverà di mio figlio per la vita;
mi priverà della gioia di vederlo crescere e di stargli vicino.
– – –
Quando, prima che io scoprissi la relazione extraconiugale,
lei mi offendeva, dicendo che io ero un fallito, che ero questo,
che ero quell’altro… Io rispondevo, che non mi sentivo così cattivo
come lei mi dipingeva. Ora mi chiedo: con quale animo mi diceva
quelle cose, sapendo quello che mi stava facendo?
Potrei raccontarvi mille altri episodi,
mille spine che porto nel cuore
e che mi fanno un male da morire.
Ma quella più grande, quella che mi lascia senza respiro,
è quella di non poter avere mio figlio vicino.
Se entro il 22 di settembre la situazione non cambia;
questo blog sarà il mio lascito a voi e a mio figlio.
Perchè oltre io non riesco, non posso andare.
Vi è un limite alle sofferenze che un uomo può sopportare.
Quel limite per amore di mio figlio, l’ho già superato.
Ma ho bruciato la mia anima per resistere.
Oltre non posso. Ho tentato, più di quanto avrei dovuto,
più di quanto avrei potuto.
Il poeta maledetto se ne andrà per sempre.
Si lascerà morire.