V’è tenebra, ovunque il mio sguardo possa arrivare.
Le stelle immobili, guardano la crudele punizione
che s’infligge una falena
innamorata di un lampione.
Non v’è battito d’ali, quando lugubre,
si alza da questa desolata terra,
il canto della civetta.
La radio suona a basso volume,
mentre guardo davanti a me
pensando a qualcuna che non è con me.
L’orologio segna le quattro,
cani abbaiano da chissà qual luogo lontano,
la falena muore con la testa fracassata.
Il poeta senza musa,
alla luce di una lampada da notte,
scrive poesie sperando che il tempo passi in fretta,
come se fosse il tempo a dividere i loro cuori.
E intanto è silenzio; è una notte d’agosto;
è una notte senza te.
Il poeta maledetto