La sua notte

Piccola premessa: Questo componimento, dodicesimo capitolo di un mio libro ancora incompiuto, fu scritto pensando alla mia donna ideale. Leggendolo vi accorgerete di quanto io La senta vicina, di quanta passione mi ispiri e di quanta voglia ci sia di perdermi ed annullarmi nel suo amore, a creare una stella (se mai si possa) ancora più lucente.

 

LA SUA NOTTE

E la burrasca imperversa,
sicché di lampi e saette
la notte s’è tersa.
Cade la pioggia a bagnar la sua pelle,
di spruzzi e di spuma dell’onde s’imperla.
Di sotto, poi sopra
la prora s’impenna.
Poi freme, si scuote;
l’affondo già teme.
Ma dolce carezza, languida arriva.
La tocca, la prende,
ed or più non trema.
Continua la furia, la rotta mantiene.
Combatte, soccombe,
ma ancor non s’arrende.
Poi stelle, la luna;
la speranza s’accende.
S’acqueta la furia,
ritorna dormiente.
Si fermano i lampi,
sbiadisce anche il vento.
Beccheggia, poi rolla,
si calma ed attende,
la via della luna
sull’onde risplende.
Sospira, si tende,
vittoriosa s’arrende,
e l’oblio della notte
dolcemente la prende.
Così anche in tempesta
quella notte fu tersa.
Non di lampi, ma d’ombre,
fu il ballo dell’onde.
Perle e non gocce,
sulla sua pelle
non fu pioggia.
Ed io ero lì fra bionde alghe
a perdermi nel vento.
Di sotto, poi sopra,
m’avvilupparon l’onde.
Mi scossi, Lei fremette,
il male mio temette.
Ma calma e dolce
mano mia si tese,
a fender l’oscuro
e i suoi tormenti spense.
Non più tremò, tremai, mi prese.
Fu l’ultimo sostegno mio, poi caddi,
ma una speme s’accese.
Due stelle, la luna,
e la furia s’arrese.
Sbiaditosi il lume
un sussurro fu il vento,
la danza dell’ombre
si fece silente.
Poi calma apparente
sopra e sotto la pelle.
Osservai vicine le sponde
al chiaror delle stelle.
Le sfiorai, accarezzai,
per un poco esitai.
Mi baciò, mi sorrise,
con la mano, la mano mi prese,
e la coperta ancora in onde si mosse,
fu su di me poi si calmò ed attese.
E gli occhi miei negli occhi suoi in riflesso,
come cadente stella
s’infiammò e si perse.
Sospirò, si tese,
vittoriosa s’arrese;
sospirai, mi tesi,
vittorioso m’arresi.
E l’oblio della notte,
dolcemente ci prese.

 Il poeta maledetto

La sua notteultima modifica: 2008-08-06T11:23:00+02:00da morris_garage
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6 pensieri su “La sua notte

  1. Sei una persona sicuramente speciale io ancora non so’spiegarmi il perche’di tutto questo nei miei confronti,posso solo che ringraziarti e nutrir rispetto e gratitudine per tutto cio’.Come hai notato scrivo nel blog di passione amore..non in vano e non a caso..c’e’un lui da un po’di tempo dietro ai miei post,forse e’stupido spiegarlo e forse io sto’fraintendendo cose, e se cosi’fosse ti chiedo scussa per questa cosa che scrivo.Certo e’che sei una gran cara persona.Posso solo che essere onorata !GRAZIE DI CUORE!…per la foto..hai posta!

  2. ..Rispondo alla tua mail qui. Difficile e’trovare persone come a te a questo mondo,sensibile,attente,e piene d’amore ed affetto da dare,io sono certa che questo tuo momento particolare passera’presto e che per te ci siano tante belle soddisfazioni.Grazie Davide dal piu’profondo del mio cuore!

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