Acqua nell’acqua – scritta l’ 8 gennaio 1996

acqua nell'acqua.jpg

 

C’è un collo di camicia

che mi parla di te.

Di cascate di capelli soffici,

di carezze date al vento,

di una pelle come seta,

di occhi volti avanti, ritti e fieri.

C’è un collo di camicia

che io vorrei tu non usassi più,

ma soltanto di me ti vestissi.

Come un fiume

bagnerei le tue forme languide.

Arriverei alle tue labbra

che d’amore sono fonte,

per rinfrescarmi, ché ho sete.

Ho sete di te

e più bevo e più ardo;

di un sentimento profondo

che un attimo dopo è già ricordo.

Bevo e mi avveleno d’amore,

naufragando fra i tuoi capelli.

Se potesse un attimo essere un bacio,

attimo dopo attimo

un eterno amore io ti donerei.

 

Il poeta maledetto

 

Violentami! – 11 gennaio 2009

 sexy.jpg

Assaggia la mia pelle,

cogli il mio sapore.

Distillalo fra le tue labbra

come prezioso unguento

raccoglilo in ampolla

come veleno raro

da usar per estatica possessione.

Con le tue mani

riduci pieghe in piaghe,

deturpa come cave affamate,

vallate, cime, fiancate.

Inonda le mie terre

e battimi come ghibli e sabbia,

scarnificando la mia essenza.

Cibati della mia anima,

prendi dal mio corpo,

quel poco di buono

che ancora è rimasto.

Violentami.

Rendimi parte di te.

 

Il poeta maledetto