L’artista che compone la sua melodia,
fa parlare il suo cuore.
Colui che ascolta non note sente,
ma amore.
L’artista che la statua scolpisce,
chissà a qual genio s’ispira,
a qual creatura reale o irreale
la sua bellezza rapisce.
E il pazzo che coi versi
vuol cambiare il mondo,
chissà da quale fonte attinge
per regalare un brivido a chi sogna.
Ma io che in te
la musa mia mi volgo e trovo,
col cuore ascolto
il cuore tuo parlar d’amore,
che d’irreale impronta
la tua real bellezza è segnata,
che pazzo ormai di te
cambiar coi versi il mondo vorrei.
Al tuo sorriso similarlo vorrei,
che scorre come un brivido la pelle
di chi è convinto come me,
che vivere con te la vita è un sogno.
Io che con te mi sento
artefice di gioia e amor,
li plasmerò, li plasmeremo.
Melodia, scultura, poesia,
realtà perfetta
di un paradiso a noi vicino,
nodo che stringe
ad intrecciare in unico destino,
questo sarà il nostro bambino!
Il poeta maledetto