Oggi,
vorrei scendere in strada,
parlare con tutti
e capire se i sogni
poi vanno a finire lontano…
O se restano qua!
Tante cose vorrei dirle
e dirle non so.
Tante cose vorrei fare
eppur so che non ci riuscirò.
In questa notte buia, solo tu,
mia dolce luna, puoi aiutarmi.
Ascolta il mio canto.
Affidalo al vento
che a lei lo porti.
Fa che mi sogni,
che mi stringa forte.
Anche se io son lontano,
fa che lei senta il mio amore.
Io aspetterò in un cantuccio
che il mio sospiro a lei sia vicino
e confondendo sogno e realtà
il suo corpo sentirò vicino.
Prenderò il suo destino
lo terrò per me,
ne farò una stella
e te la porrò al fianco.
Luna, ascolta il mio canto,
affidalo al vento.
Che lei già dorme e già sogna,
mentr’io respiro a stento.
Dille che l’amo;
dille… Non so,
che senza di lei io morirò.
Dille così, mia luna, che è vero.
Dille che il mio è un amore sincero.
Avvolgila luna,
in un abbraccio fatato,
come ho fatto io
da uomo innamorato.
Portale sogni, e che siano d’oro.
La mia donna li merita,
fa che siano il mio dono.
A lei chiedi soltanto
di non dimenticar mai me.
Non offenderti luna,
ma io l’amo più di te.
Ora luna non farti più scura.
Non esser gelosa,
non far l’invidiosa.
Ti prego,
porta il mio canto
a colei che un giorno
sarà la mia sposa.
Il poeta maledetto
Io sarò nei tuoi sogni,
ti prenderò per mano
e t’accompagnerò per il mondo.
Te li farò realizzare.
Io sarò nei tuoi desideri,
ti ascolterò per ore,
poi schioccherò le dita
e te li farò realizzare.
Io sarò nelle tue paure,
le sconfiggerò tutte
e se ti vedrò piangere,
ti saprò consolare.
Io sarò nei tuoi sogni
finché dormirai.
Poi ti sveglierò con un bacio
e insieme,
continueremo a sognare.
Il poeta maledetto
In camera mia avevo un armadio,
e dentro l’armadio
avevo nascosto una scatola.
Ogni notte vegliavo
perché non venisse mai aperta.
E non dormivo mai.
Ma un giorno mi sono distratto.
Ho chiuso un attimo gli occhi.
Ho sognato di volare via dalla finestra,
sempre più in alto.
Ho girato intorno al sole,
mi sono perso nella luce.
Non sarei mai più tornato qui giù.
Poi ho ricordato la mia camera
e ne ho avuto nostalgia.
Son rientrato dalla finestra
e mi son svegliato
che ero immerso nella luce.
L’armadio era aperto,
la scatola, vuota.
Ladro di un mondo!
Aveva rubato i miei sogni.
In camera mia avevo un armadio,
e dentro l’armadio
avevo nascosto una scatola vuota.
Ogni notte vegliavo
perché non venisse mai chiusa.
E non dormivo mai.
Ma un giorno mi sono distratto.
Ho chiuso un attimo gli occhi.
Ho sognato di persone
che volavano via dalle finestre,
sempre più in alto.
Le vedevo girare intorno al sole,
perdersi nella luce.
Non sarebbero mai più tornate qui giù,
se non avessero avuto nostalgia.
E mi son svegliato
che ero immerso nella luce.
L’armadio era chiuso,
la scatola piena.
Ladro di un uomo!
Avevo rubato i sogni del mondo.
Il poeta maledetto
Se i sogni fossero oro,
sarebbe l’uomo più ricco del mondo.
Se le idee potessero volare,
avrebbe già attraversato l’universo.
Se i suoi desideri fossero gocce d’acqua,
l’oceano non basterebbe
a contenerli tutti.
Ma i sogni non sono oro,
le idee non hanno ali
e i suoi desideri
restano solo speranze.
Speranze distrutte dal mondo.
E se così non fosse,
lui non sarebbe un artista.
Il poeta maledetto
Foglie portate dal vento.
Rotolano su strade
dove scorrono veloci le auto.
Si fermano in pozzanghere e ristagnano.
Rotolano tra l’erba,
si fermano tra le radici di un albero
e vi nasce un fungo.
Rotolano su fogli di giornale;
le coperte di barboni solitari.
Rotolano, rotolano,
rotolano in una finestra aperta
che nell’oscurità della notte
riflette la luce di una lampada.
Una ragazza scrive una lettera
mentre il vento
accompagna in quella stanza
una foglia di faggio.
La penna traccia sul foglio:
“al mio amore lontano”,
quando la foglia rotola sul tavolo
e la luce della lampada
la illumina in pieno.
Lei la guarda, sorride, la prende,
vi scrive sopra “ti amo”
e la mette in una busta da lettera
insieme al foglio.
I miei sogni son foglie;
foglie portate via dal vento;
che rotolano,
rotolano e viaggiano
chiuse in delle buste da lettera.
Il poeta maledetto