Futuro fiore – scritta il 7 aprile 1997

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L’artista che compone la sua melodia,

fa parlare il suo cuore.

Colui che ascolta non note sente,

ma amore.

L’artista che la statua scolpisce,

chissà a qual genio s’ispira,

a qual creatura reale o irreale

la sua bellezza rapisce.

E il pazzo che coi versi

vuol cambiare il mondo,

chissà da quale fonte attinge

per regalare un brivido a chi sogna.

Ma io che in te

la musa mia mi volgo e trovo,

col cuore ascolto

il cuore tuo parlar d’amore,

che d’irreale impronta

la tua real bellezza è segnata,

che pazzo ormai di te

cambiar coi versi il mondo vorrei.

Al tuo sorriso similarlo vorrei,

che scorre come un brivido la pelle

di chi è convinto come me,

che vivere con te la vita è un sogno.

Io che con te mi sento

artefice di gioia e amor,

li plasmerò, li plasmeremo.

Melodia, scultura, poesia,

realtà perfetta

di un paradiso a noi vicino,

nodo che stringe

ad intrecciare in unico destino,

questo sarà il nostro bambino!

 

Il poeta maledetto