La chitarra – scritta il 25 novembre 1995

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Dita che corron veloci

sulle corde di una chitarra,

accarezzano il suono

e la melodia del tempo.

Sono tristi i ricordi,

com’è triste il tuo cuore.

Sei rimasta sola,

con la tua amica,

dolce chitarra.

Dita che corron veloci

sulle corde della chitarra.

Batte il mio cuore,

ti prego, rispondi al telefono.

Sono io mio amore,

or non sei più sola.

Suoniamo insieme all’amore

che quando sei con me

non esiste più il dolore.

Dita che corron veloci

sulle corde di un innamorato cuore.

 

Il poeta maledetto

 

Dattilografa – scritta il 24 febbraio 1995

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Dieci dita che scorrono veloci su di una tastiera.

Tanti tasti che vanno giù,

imprimendo su di un foglio bianco lettere e numeri.

Il ticchettio forsennato, che si spande nella stanza.

Una voce che detta una lettera,

mentre una segretaria accavalla le gambe.

La voce si zittisce, il ticchettio finisce,

un foglio vien strappato.

Un sorriso, una tazza di caffé

e riparte il ticchettio.

Una voce detta una lettera,

mentre una segretaria accavalla le gambe.

 

Il poeta maledetto