
Quella notte due stelle in più
brillavano nel cielo,
due stelle che brillavano soltanto per me.
Erano i tuoi occhi.
E in quei tuoi splendidi occhi
mi sono specchiato.
Ho assaggiato la tua spontaneità,
la tua dolcezza, la tua fragilità.
Tremavo e non avevo freddo;
sentivo qualcosa dentro di me,
qualcosa che pian piano cresceva
e cominciava a tormentarmi il cuore.
una stella cadente
ho visto dalla prua della nave,
sembrava quasi
volesse sfiorar la tua pelle,
e in quel momento ne son stato geloso:
Lei può, io no.
Ma poi ho guardato il tuo viso,
“sei bellissima”
ho detto con un sorriso.
Ad ogni tuo gesto, ad ogni tuo sguardo,
ad ogni parola.
Più forte sentivo battermi il cuore.
A quella stella ho affidato il mio amore.
Poi le mie due dolci stelle son sparite,
sei andata via e son rimasto solo.
Il mio canto solitario
ho innalzato al cielo,
gli ho chiesto di guarire
il mio profondo dolore.
Quella stella cadente
ancora mi ha risposto:
E’ lei che devi cercare,
da questa malattia d’amore
soltanto lei ti potrà guarire.
Il poeta maledetto