Il gioco – scritta il 5 maggio 1995

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Dai che t’insegno qualcosa di nuovo.

Una cosa che non conosci ancora

e che sicuramente ti piacerà.

Fai tre passi, uno a destra, due avanti.

Dì una parola che te l’indovino.

Non ci credi?

Prova!

Coraggio! Tre passi.

Uno a destra, brava.

Due avanti, bene così.

La parola adesso.

Pensa.

Hai pensato?

La parola è…

Cosa? Ho sbagliato?

Allora riprovo…

Ho sbagliato ancora?

T’insegno un’altra cosa.

Fai tre passi, uno a destra, due avanti.

Dì una parola che non te l’indovino.

Non ci credi?

Prova!

Coraggio! Tre passi.

Uno a destra, brava.

Due avanti, bene così.

La parola adesso.

Pensa.

Hai pensato?

La parola è…

Cosa? Ho sbagliato?

Allora ho vinto.

Il gioco è finito.

 

Il poeta maledetto

 

 

Cuore d’uomo – scritta il 21 febbraio 1995

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L’oggetto giusto, al momento sbagliato.

Sei una luce di candela

nel bagliore del giorno.

Sei occhiali da sole

in una giornata di pioggia.

Nei colori del mondo,

rappresenti l’eroe in bianco e nero.

Cavaliere dalla spada di paglia

e dalla corazza di carta.

Combattente di battaglie già perse.

Prigioniero di un sentimento profondo,

che senza di te

mancherebbe di una piccola,

piccolissima parte.

Non so perché ti sto ad ascoltare.

Cuor mio,

forse perché il tuo silenzio è vita.

 

Il poeta maledetto