Ti parlerò di me – scritta il 6 settembre 2008

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Ti parlerò di me,

anche se ne so poco quanto te.

Ti parlerò di come mi sorprendo

ogni giorno a scoprirmi diverso.

Ti parlerò di me, di quel che faccio,

di quando al mattino a veder

sorgere il sole m’affaccio.

Ti parlerò di me, di quel che sento,

voci, suoni, desideri e parole in tormento,

che piano scivolano in silenzio,

portate via dal vento.

Ti parlerò di me, di quel che vedo,

riflesso nei tuoi occhi di ragazza,

quando affacciandoti nel sole,

nel silenzio di voci e suoni e parole,

contorno evanescente dei pensieri del cuore,

mi guardi.

Dei tuoi occhi profondi nei miei.

D’un sorriso e una carezza,

mentre confondo i giorni miei coi tuoi.

Ti parlerò di me,

di come ogni momento,

io parli di te.

 

Il poeta maledetto

Utopia – scritta il 19 gennaio 1995

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Angelo custode, portami via.

Voliamo insieme su un mondo

diverso da questo.

Un mondo dove il fratello

non uccida il fratello;

dove un fungo color del sole

non possa spazzare via in un attimo

i sogni di tanta gente.

Non voglio più vedere

Caino uccidere Abele.

Non amo questo mondo

in cui si soffre e si muore.

Angelo custode,

accompagnami su una stella;

dove basti un sorriso

per far nascere un fiore;

dove un sogno realizzatosi

faccia nascere il giorno;

dove la gioia di un attimo

duri in eterno.

Angelo custode,

fuggiamo via da questo mondo.

E nascondiamoci su questa stella,

che non esiste.

 

Il poeta maledetto