Dalla mia finestra vedo il cielo,
vedo il mare,
vedo le navi che lentamente,
scivolano senza rumore.
Giro per la stanza,
ritorno ad affacciarmi
e rivedo il cielo,
rivedo il mare
e vedo la nave con la quale
fra poco dovrò salpare.
Mi immagino sul ponte di coperta,
avvolto nell’impermeabile,
con il vento che sfiora i miei pensieri.
E tutt’intorno è cielo,
è mare, è me stesso.
Un viaggio in mare,
verso l’infinito.
Il poeta maledetto