Toglietemi gli occhi
ch’io non possa vederla,
che gia riflessa in me
la luce sua fa casa.
Toglietemi le gambe
ch’io non possa correr da lei,
che gia nel mio cuore
c’incontriamo e ci amiamo.
Toglietemi le mani
ch’io non possa toccarla,
che gia carezza magica
l’anima mia la sua figura,
ché mente mia piena di lei trabocca.
Toglietemi il futuro
ch’io vivo di presente,
sicché d’amor d’un attimo
la fine lui non teme.
Ma non toglietemi la voce
ch’io non possa
gridarle che l’amo.
Perché morir per lei
più vivo testimone amore vuole,
che viver senza lei
morir sussurra Morte.
Ch’io non possa dirle
che è con me per sempre,
tra le sue dita è il filo
che lento scorre,
a tesser la mia sorte.
Il poeta maledetto