E’ un impari confronto,
tra la tua bellezza e quella del mondo.
E non è certo come crede chi non t’ha vista.
Soccombe e china il capo il mondo,
davanti alla tua purezza casta.
M’accusa chi non ti conosce,
d’esser di parte, ed i miei sentimenti avvilisce.
Ma non sa e non può capire
se mai l’amore ha sfiorato il suo cuore.
Non è accecata la mia ragione.
Ma sconfitta si rifugia nell’ombra,
davanti a ciò che non può spiegare.
Ma chi può affermare che quel che dico è vero,
se mai l’amore l’ha rapito davvero.
E non invidio chi non conosce il tuo visino
e assaporare non può quel dolce miele
che sulle mie labbra scopro ogni mattino.
Dopo una notte di sogno,
in cui tra mille e più meraviglie,
sei tu come un cigno.
E m’avvolgi in quelle ali come un manto,
che il mio delirio cambia in sentimento.
Il poeta maledetto