Hai la mia parola – scritta il 9 febbraio 2010

 

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Hai la mia parola – scritta il 9 febbraio 2010

Un incontro inatteso,
in una fredda notte.
Una falsa maschera
che è difficile dimenticare:
una bugia quando parla,
una promessa non mantenuta.

Ricorderò la paura che
bagnava i miei occhi
come la pioggia che cadeva lenta,
da un impietoso cielo
mentre aspettavo il patibolo,
di una convinzione che volevo
venisse smentita.

Pronto a esultare della mia stupidità,
seppur consapevole di quella mia assurda,
tremenda certezza.

La lacerante distanza
tra fiducia e illudersi,
un baratro troppo profondo
per chi in bilico è
sull’orlo di una follia d’amore
e un folle amore.

E sbaglierà le parole,
ma ti dirà ciò che vuole…
E così arrancando scuse,
supposizioni, sotterfugi,
falsità e stupide smentite,
dopo aver trafitto per l’ultima volta
l’orgoglio di un corpo morente,
che non aveva chiesto altro
che l’esser trattato con rispetto,
s’allontanò veloce.

Girandosi un’ultima volta indietro,
incontrando un’ultima volta
uno sguardo che sempre fisso
è stato sul davanti.

Mentirai ai miei occhi,
consapevole che non ti crederò.
Ma lo farai lo stesso,
perch’io possa darti
quello che da me vuoi.

Ho parole scritte per te,
intinte nel sangue
sgorgante da un flagellato cuore,
che hai trafitto due volte.

Non le leggerai presto,
perch’esse possano
legarsi alla trama del tempo
e rendersi coriacemente immortali.
Immuni a quella falsa maschera,
che ancora indossi,
e che da sola potevi svestire.

Ricorderai la paura che
ho sperato provassi,
provandola io,
che tutto veloce nasca
e veloce finisca.

Ricorderò la paura che
bagnava i miei occhi
come la pioggia che cadeva lenta,
da un impietoso cielo
mentre aspettavo il patibolo…
E resterà com’è, mi dicevo:

“Però dopo niente cambierà
E resterà com’ è.
Dirselo ora, poi dopo ancora.
Dimenticando ti amerò,
e ogni tuo abbraccio sarà un dono.
Anche se in fondo sarò solo,
senza volerlo,
senza saperlo.”

Ma mentirai ai miei occhi,
sbaglierai se mi tocchi.

Non puoi dimenticarla
una bugia quando la porgi…
Non posso dimenticarla
una bugia quando la ricevo.

 

Il poeta maledetto

 

Tiziano Ferro – La paura che…

Mentirai ai miei occhi
Sbaglierai se mi tocchi
Non puoi dimenticarla
Una bugia quando parla
E sbaglierà le parole
ma ti dirà ciò che vuole

Ognuno ha i suoi limiti
I tuoi li ho capiti bene
E visto che ho capito
Mi verserò da bere
Di notte quando il cielo brilla
Ma non c’ è luce né una stella

Ricorderò
La paura che
Che bagnava i miei occhi
Ma dimenticarti
Non era possibile e
Ricorderai
La paura che
Ho sperato provassi
Provandola io
Che tutto veloce nasca
E veloce finisca

La lacerante distanza
Tra fiducia e illudersi
È una porta aperta
E una che non sa chiudersi
E sbaglierà le parole
Ma ti dirà ciò che vuole
C’ è differenza tra amare
Ed ogni sua dipendenza
“ti chiamo se posso” o
o “non riesco a fare senza”
soffrendo di un amore raro
che più lo vivo e meno imparo

Ricorderò
La paura che
Che bagnava i miei occhi
Ma dimenticarti
Non era possibile e
Ricorderai
La paura che
Ho sperato provassi
Provandola io
Che tutto veloce nasca
E veloce finisca

E resterà com’ è
Dirselo adesso e farlo lo stesso
Però dopo niente cambierà
E resterà com’ è
Dirselo ora poi dopo ancora
Dimenticando ti amerò
E ogni tuo abbraccio sarà un dono
Anche se in fondo sarò solo
Senza volerlo
Senza saperlo
Però dopo niente cambierà
E resterà com’ è

Mentirai ai miei occhi
Sbaglierai se mi tocchi…