Principessa – scritta il 29 gennaio 1995

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Giù per la vallata corre

su di un cavallo tutto bianco

un cavaliere con una corazza d’oro.

Ha l’elmo tempestato di gioielli,

e sullo scudo il volto

di un leone furente.

La sua spada luccica al sole,

sobbalzando al trotto del cavallo.

Il suo sguardo è sicuro,

conosce bene il suo cammino,

ogni piccolo movimento

è come se l’avesse già vissuto

tante altre volte.

Giù nella vallata c’è un bosco

dove lento scorre un fiume.

Il cavaliere smonta dal suo cavallo

e si avvicina ad una quercia,

dove, seduta nell’ombra,

una ragazza attende.

“Principessa. E’ ora.”

Dagli occhioni blu cade una lacrima.

Mentre un cavallo bianco

si perde all’orizzonte

nel sole del tramonto,

il vento si porta via

le foglie degli alberi,

fischiando tra fili d’erba

e tra i petali di una margherita

nascosta all’ombra di una quercia.

Il cavaliere tempo s’è portato via

sul suo bianco cavallo,

la principessa estate.

 

Il poeta maledetto