Il grattacielo – 23 febbraio 1996

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Piano su piano sale su

raggiunge i monti, li supera,

e mira sempre più al cielo.

Babele risorge, lo sguardo nel sole.

In segno di sfida riprende il suo arco.

La freccia infuocata già punta in alto.

Parte bucando il soffice manto delle nuvole,

d’improvviso è silenzio.

Ma un urlo subitamente lo spezza.

Un angelo ferito a morte,

cadendo dalle stelle,

su quell’imperitura torre

s’accascia e stramazza.

Sulle ali ancor scritto il suo amore,

e sul suo viso scritto Satcom muore.

Dal piano di sotto s’affaccia un giovanotto.

“Mi scusi lei, visto che è lassù,

potrebbe regolarmi l’antenna?

La trasmissione non si vede più.”

 

Il poeta maledetto

 

Sono al verde – scritta il 22 febbraio 1996

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Era di maggio, era di notte.

Dalla finestra guardavo le stelle,

così numerose, così belle.

Poi d’improvviso si spense la casa,

restai solo col firmamento,

mentre al buio, dal silenzio,

un urlo bestiale si diluì nel vento.

Era di maggio ed ora è settembre.

Ancora le stelle illuminan le mie notti,

mentre ogni lampadina un pò di luce aspetta

e che venga pagata quella bolletta.

 

Il poeta maledetto