Duello – scritta il 15 marzo 1997

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D’un labirinto senza uscita,

perdermi volli e in lei trovai l’entrata.

Dal ramo suo in germoglio,

fiorii mille colori.

Che vento similfoglia

rapì me lieto fior.

Così viaggiai pel mondo

gridando: “esiste, c’è”

sulla mia pelle il suo profumo sentendo,

la vita mia per lei soltanto per me.

Per triste gioco volle il vento portarmi

su tomba d’uomo a cui l’amor si negò.

Perso ogni petalo, natura mia si cambiò.

Guerriero rinacqui e preparai le armi,

duellar d’aver quel che mi si rifiutò.

Il nome suo fu mio stendardo

il suo sorriso la mia spada,

per conquistare e fare mia per sempre

colei che fato volle a me lontana.

 

Il poeta maledetto

 

Duello – scritta il 15 marzo 1997ultima modifica: 2010-04-02T10:00:00+02:00da morris_garage
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