Una nuvola allo specchio – 7 febbraio 1997

una nuvola allo specchio.jpg

 

Recluso di prigione senza sbarre,

dalla finestra odo incresparsi il mare.

Le foglie mosse, in ballo si trastullano,

quasi volessero scappare via lontano.

E il vento il mio pensiero porta a lei.

M’aggiro lento per i corridoi abbuiati,

che il sol ferendo illumina in sol raggio.

Come il pensare mio,

che scosso in subitaneo lampo,

unico raggio e unico sole trova.

Disìo d’amor è ormai il mio desinare,

ché prigioniero son, se libero da lei.

Fui altro, e dopo lei altro ancora,

giacché cambiar potevo di stagione.

Primaveril pensarla, estate era in amarla.

Ma se mancava il suo respiro,

il mio era affanno e autunno in cuore.

L’amor gelava inverno.

Così una nuvola spezzò raggio di sole

e il buio mi vestì con amarezza.

Ma subito sentii dolce carezza,

quando allo specchio non me, vidi,

ma la sua bellezza.

Nacque così nuovo raggio di sole,

perché i suoi amati occhi

vidi in fondo al mio cuore.

 

Il poeta maledetto

 

Una nuvola allo specchio – 7 febbraio 1997ultima modifica: 2010-03-31T10:00:00+02:00da morris_garage
Reposta per primo quest’articolo