Cade la neve lentamente dal cielo
ed ogni fiocco ricopre la terra,
ammantandola di un freddo e bianco vestito.
Tanto tempo ho trascorso alla finestra,
la guancia poggiata al palmo della mano.
Sognante ammiravo il passaggio,
strade, case, fontane, alberi,
sparire per effetto
di quella triste e lenta magia.
Vedevo desolazione ma sapevo,
che sotto quel mantello
c’era ancora la vita.
Cade la neve e sono ancora alla finestra.
Da quanto tempo?
Non saprei dirlo io stesso.
Cade la neve e sento il cuore tremare,
mi si ghiaccia nel petto
e comincio a star male.
Prima o poi finisce,
il sole deve tornare.
Cade la pioggia lentamente dal cielo,
ed ogni goccia ricopre la terra,
inondandola di un freddo
e argenteo vestito.
Tanto tempo ho trascorso alla finestra,
la guancia poggiata al palmo della mano.
Sognante ammiravo il paesaggio,
strade, case, fontane, alberi,
sparire per effetto
di quella triste e lenta magia.
Vedevo desolazione ma sapevo,
che sotto quei torrenti
c’era ancora la vita.
Cade la pioggia e sono ancora alla finestra.
Da quanto tempo?
Non saprei dirlo io stesso.
Cade la pioggia e sento il cuore annegare,
mi si affonda nel petto
e comincio a star male.
Prima o poi finisce,
il sole deve tornare.
Tornano i ricordi, lentamente dai sogni.
Ed ogni volta che sogno,
mi riportano alla realtà.
Tanto tempo ho trascorso alla finestra,
la guancia poggiata al palmo della mano.
Sognante ammiravo i suoi occhi,
le sue labbra, le braccia, le gambe, i capelli,
la vedevo poi sparire
per effetto di una triste e lenta magia.
Desolato restavo in silenzio,
ma sapevo che quel vuoto
lasciato da lei tutt’intorno,
prima o poi sarebbe stato riempito.
Ero sicuro che sarebbe tornata,
un giorno l’avrei riabbracciata.
Sogno ancora, alla finestra affacciato.
Da quanto tempo?
Non saprei dirlo io stesso.
Ogni giorno pioggia e neve
sento nel mio cuore
infreddolito anche dal vento.
Prima o poi finisce,
il sole e lei devono tornare.
Ma in questo inverno infinito,
quanto devo ancora aspettare?
Il poeta maledetto