Scarnificate dita
a scavare, a cercar via di fuga.
Avvolgente tenebra, greve,
densa da togliere il respiro.
Impotenti sprazzi
d’energia e disperazione,
per aver ancora possibilità
di rivedere luce.
Ricorrente ormai quest’incubo,
giorno e ora e minuto e secondo.
Tranquillità e pace,
nel poco tempo in cui,
dopo tormento quotidiano,
chiusi gli occhi
m’addormento.
Il poeta maledetto
Sepolto vivo – 18 febbraio 2009ultima modifica: 2009-02-18T15:18:31+01:00da
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Sto molto male, Davide, ma non credere che non mi preoccupi per te… in questi momenti bisogna reagire, e nonostante le difficoltà dell’anima, vedrai che ne usciremo… ora più che mai sento il tuo dolore molto vicino al mio… un abbraccio!