In hoc signo vinces – 19 ottobre 2008

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Girato ho il foglio
a scriver di quel che altri non può,
per scriver come nessun altro può.
Imitazione o emulazione
non li ho mai graditi.
Non son mai stato bravo a farlo.
Così mi diletto in quel che eccello.
Non sono un gran lavoratore,
non vivo in sacrifici e sudore.
Non mi cimento in convenzionali strade,
come obiettivo traguardo di profumo di carta moneta.
Non mi interessa di quel che urlando
schiavi di denaro e potere van professando.
Io vivo vita semplice e a volte misera.
Ma d’ogni gesto, ogni pensiero, ogni parola,
ogni attimo per quanto insignificante possa sembrare,
io mi diletto a tramutare in versi.
Così la vita mia te la descrivo in parole e rime,
perchè quel libro ch’ogni giorno vivo
possa esser poesia.
Perchè mi sia rielaborar l’accadimento congeniale.
A me che bravo son solo a parole.
Almeno, spero.
E di sospiro, sussurro, mite raccoglimento leggerai.
Delle piccole cose eroe.
Non troverai di grandi accadimenti narrazione
a rivoluzionare mondo e storia.
D’una partenza diversa e solo mia,
m’incaricai per esser solo.
Ma questa storia mai esistita
son io che la plasmo.
Creando me stesso ogni giorno,
e ogni giorno diverso.
Se legger vuoi del poeta maledetto,
conoscer dovrai la seminuda vita mia,
e di quel che per essa, non ho ancora scritto.
Il poeta maledetto
In hoc signo vinces – 19 ottobre 2008ultima modifica: 2008-10-19T13:26:26+02:00da morris_garage
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6 pensieri su “In hoc signo vinces – 19 ottobre 2008

  1. Ciao Davide,non dubitar mai della tua bravura………quella è cosa certa.
    Non è amando i soldi che si conduce una vita migliore,sara’ piu’ agiata,ma sicuramente piu’ arida di contenuti. Ed io sono una di quelle che guarda la sostanza e non la forma.

    un bacio e buona domenica
    chicca

  2. Buongiorno poeta e grazie del passaggio! Sai ho riso molto nel leggere il tuo commento, ma non per come era scritto, ma per la difefrenza tra il mio ricordare la prima volta ed il tuo….tu hai usato parole talmente belle che l’hai fatto apparire la favole che dovrebbe essere, mentre il mio è stato più o meno un racconto dell’orrore. Baci orrorosi Sonnenschein

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