Piccola notte – 25 luglio 2008

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Imbarazzo e seduzione,

d’un incontro a pelle nuda.

Sorrisi e sguardi,

e tempo insieme,

e parole, dette, sussurrate.

Poco importanti e senza senso.

Dette soltanto per frenare la passione.

E carezze e baci,

a ricordar che l’anima pretende.

E vicini, più vicini,

ad ascoltare il battito del tuo cuore, del mio.

Ed il tuo corpo sul mio,

a ricordar che anch’egli pretende.

E resto tuo, imprigionato dai tuoi occhi,

persi nei miei a chiedere e ottenere.

Poi ti regali a me,

cedendo la tua forza al tuo concederti.

Ed io son qui,

per prender quel che m’offri,

e stringer più forte a me i tuoi fianchi,

la tua bronzea pelle.

Prigionieri liberati dall’amore di una notte.

A chiederci e pretendere altre notti,

assaporare ancora quel profumo di me e di te,

tra le lenzuola come onde

d’un mar che geme, freme, infuria e burrasca.

S’acqueta infine, soddisfatto e calmo,

degli occhi tuoi nei miei a sorridere,

come ragazzi al primo perdersi nel mondo dei grandi.

Un presente piacevole,

un futuro, dolce ricordo.

 

Il poeta maledetto

La cacciatrice innocente – scritta il 14 settembre 1996

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Mi piace il tuo imbarazzo,

quando ti parlo d’amore.

E quando sorridi

per fuggire alle mie domande

sempre importune.

Quando parlo

e non mi guardi negli occhi,

per paura o forse per pudore.

E più fai così

e più mi fai innamorare.

Credo proprio che il falco

padrone della sua durezza

e che sempre

senza pietà ha cacciato;

abbia ritratto gli artigli

davanti alla tua dolcezza

e che da un tenero passerotto

sia stato catturato.

Il poeta maledetto