Che strano è il cuore,
ancora non mi spiego
come del tempo possa farsi gioco,
come l’amor possa invertirgli il corso.
Ti vedo ancor
dal velo del ricordo avvolta,
come la piccola mia donna,
qualche anno addietro.
Scorrono i giorni come pioggia e vento,
vanno veloci: lampo e turbamento.
Non se ne cura però eterno amore,
l’andato tempo ancor più giovane
lo fa apparire.
Sicché ai miei occhi
la beltà tua brilla
ed in sospiro
dico addio alla donna che fosti
mentre bambina
al mio cuore or ti culli.
Il poeta maledetto