Com’è dolce il tuo sguardo,
quegli occhietti tristi
che guardano il tramonto.
Il vento accarezza
piano il tuo viso
e ti sussurra il canto
di una melodia lontana.
Potere suo è di trasformare
il mio lamento,
la mia tristezza.
Quella che cerchi
con lo sguardo all’orizzonte.
Piango, mi dispero e penso a te.
Ché di un ricordo non si vive.
Potessi aver le ali,
volerei da te.
E non andrei più via,
non ti lascerei più sola.
Ma non ho ali e non volo.
E quegli occhietti tristi tuoi
sono la mia malinconia.
E il mio profondo lamento
se lo porta via il vento.
Fino alle tue labbra arriva,
e con un bacio, lentamente,
dice che l’amarti
più di ogni altra cosa
è il mio unico sentimento.
Potessi aver le ali,
sarei ad asciugar quelle lacrime,
a sfiorar quei capelli,
a respirare il profumo
della tua pelle.
Ma non volo,
e sono tanto lontano.
non mi resta che pregare il vento
di venirti vicino e,
vestendosi d’oro,
come polline che si diparte da fiore,
sussurrare piano che ti amo
e che sei il mio unico amore.
Il poeta maledetto