Chiuso nella mia prigione,
vincitore e vinto di me stesso contro me stesso.
Anima tra quattro mura,
indecisa, stanca, afflitta, invinta, convinta,
in pena, avanti e indietro camminando,
lasciando scorrere il tempo,
come rugiada fra mani
in un risveglio d’agosto.
Qual sentimento in cuore,
stretto, fra quattro mura in prigione.
Attende l’ignoto,
che figurar non voglia il noto.
Che novità riporti in noia,
di solitudine come di polverosa via,
contare in polvere granelli,
passo di donna attendendo
che come pioggia riporti l’amore.
Nel deserto del mio cuore attendo.
Il poeta maledetto
Deserto – 27 settembre 2008ultima modifica: 2008-09-27T17:27:00+02:00da
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