Il caffé della mattina – scritta il 25 gennaio 1997

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Com’è vuota la mia vita

se non sei vicino a me,

se mi sveglio la mattina

arrancando sui perché,

se il tuo viso di bambina

mi si versa nel caffé.

E’ per me una malattia

che dal cuor non va più via,

se ti vedo in ogni cosa,

se ti vedo ogni momento,

ché non trovo più riposo,

cuore pieno di tormento.

Tu che sei così grandiosa

più dell’alba assai radiosa,

chi sono io per dirti t’amo?

Dai tuoi occhi assai lontano?

Se per me non c’è confronto

con la luce del tramonto,

come posso amare l’alba,

dei tuoi occhi solo l’ombra?

Troverò una soluzione,

farò una dichiarazione.

Ti dirò che se mi ami,

sarò il tuo più caldo sole.

Sulla pelle tua di seta,

serra aulenta e colorata,

lascerò per sempre il segno

dell’amore che ti ho dato.

Solo un bacio appassionato

d’inguaribile malato,

perché penso al mattino

bevendo caffé.

E’ sol per amore

che io muoio per te.

 

Il poeta maledetto

 

Il caffé della mattina – scritta il 25 gennaio 1997ultima modifica: 2010-03-26T10:00:00+01:00da morris_garage
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