La vita vicino – 23 gennaio 1996

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Scorre la vita come un fiume in piena,

trascina tutti con se,

la sua corrente è molto forte.

A nulla puoi aggrapparti,

nulla potrà sorreggerti.

Non fuggire, tu che sei goccia

al tuo destino non sottrarti.

Piove e son triste

ché lei a chissà chi altro

il suo sorriso sta regalando.

Scivolano giù pensieri,

desideri e sogni infranti.

Scivolano via

nel ricordo di una lacrima

che un dì, il suo volto ha segnato.

L’ho vista perdersi dentro di me,

poi d’improvviso riprendersi.

L’ho guardata sparire lontano

insieme a tutti i momenti

trascorsi con lei.

Come goccia di pioggia

che cade in terra

e trascinata viene

da un vorticoso andare;

così io,

goccia di un amore finito,

sprofondo in questo mare azzurro

che gli altri chiaman vita.

A nulla puoi aggrapparti,

nulla potrà sorreggerti.

Sei foglia al vento

e ben presto cadrai,

io già lo fui quando lei disse:

“Adesso è finita. A rivederci mai.”

Sento una voce, ma non è la sua.

La notte il suo corpo

non mi fa compagnia.

Scorre la vita, dai cuori al mare;

mentr’io piango una goccia

che non è più mia.

Cadono lacrime dal mio affranto cuore,

ricordando i suoi occhi

cresce il mio dolore.

Ma sottrarmi non posso a questo destino.

Dio solo sà

quanto vorrei averla vicino.

 

Il poeta maledetto

 

 

La vita vicino – 23 gennaio 1996ultima modifica: 2010-01-30T10:00:00+01:00da morris_garage
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